Venerdì aveva già fatto ben sperare. Ieri ha strabiliato tutti mettendo a segno una serie fantastica di salti che l’ha portata sul gradino più alto del podio degli Europei indoor di Atletica di Parigi e stabilendo la migliore performance mondiale dell’anno, a 14,60 mt. un trionfo netto, con le avversarie annichilite dalla superiorità dell’azzurra, uscita letteralmente trasformata, rinata, ora si può dire, dall’esperienza degli Europei outdoor di Barcellona 2010, dove fu seconda a sorpresa, dopo tante stagioni passate in infermeria, a loro volta successive ad una carriera giovanile da bimba prodigio. Il suo triplo balzo è stato da manuale, per un 14.60 che vale la miglior prestazione mondiale stagionale e la seconda italiana di tutti i tempi, a 21 centimetri dal primato di Magdelin Martinez.  La Mantia durante la finale di ieri, ha messo presto le cose in chiaro. Prima ha piazzato un 14.17 d’assaggio, poi al secondo tentativo salta a 14.60, misura che ha ripetuto nuovamente al quinto salto, dopo aver saltato anche a 14,49. La russa Zabara, alla terza prova, era arrivata a 14.45, la ceca Veldakova, alla seconda, era planata a 14.39. Saranno loro che arriveranno al secondo e al terzo posto e fare da cornice sul podio alla splendida prova di Simona.
A tifare per lei in tribuna, come già a Barcellona, c’erano i genitori, il fratello e il fidanzato. I signori La Mantia sono uno spot per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia: lei è altoatesina di Brunico, lui siciliano di Palermo. Si sono conosciuti a Bologna frequentando l’Isef. “Da papà ho preso la testardaggine, da mamma la precisione e la puntualità – ha spiegato Simona – è bello che a unire Nord e Sud sia stato lo sport e che questo successo arrivi a 12 giorni dalle celebrazioni tricolori”.
Al termine della gara l’atleta delle fiamme gialle, raggiante ha dichiarato:”Questo era l’obiettivo che mi sono posta fin da quando ho cominciato la preparazione invernale, anzi, diciamo subito dopo Barcellona, la scorsa estate, dopo quella medaglia d’argento europea. L’oro di oggi sgombra il campo dagli equivoci, aiuta a far capire che quel podio non era stato un caso, ma solo il frutto del lavoro svolto con il mio allenatore, Miche Basile, dei sacrifici fatti giorno dopo giorno. Sì, Barcellona mi ha aiutato a capire, a maturare consapevolezza delle mie potenzialità , fiducia nei miei mezzi. Il segreto è solo tanto lavoro, tranquillità , fare una vita regolare, tanto che adesso vorrei regalarmi qualche giorno di divertimenti, magari andare a Eurodisney con la mia famiglia…se ci riuscirò, magari domani…”. E noi non possiamo che augurarle di goderseli questi giorni perché…se li è meritati, non credete?
di Redazione Stelle dello Sport
6 marzo 2011