Elezioni 2020, a settembre si va al voto per le regionali e per il referendum. Chi sono i favoriti? Perché questo elezioni sono importanti? Alcuni candidati sono già dati come vincitori, ecco quali.
Elezioni regionali 2020. Domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 si vota in sette regioni italiane. Andranno al voto 18 milioni di italiani e dunque queste elezioni sono considerate un banco di prova per l’attuale governo e la maggioranza Pd-5Stelle.
Oltre alle elezioni regionali, che riguardano il rinnovo dei governatori di Campania, Veneto, Liguria, Puglia, Marche e Toscana, ci sarà il referendum sul taglio del numero dei parlamentari. Quest’ultimo riguarderà 51 milioni di italiani, non ci sarà il quorum e si pensa che il risultato darà per vincente la proposta 5 stelle, dunque il taglio dei parlamentari.
Elezioni regionali 2020: i favoriti, quelli in forse e quelli che praticamente hanno già vinto
Ma torniamo alle elezioni regionali del settembre 2020. Come abbiamo detto sono importanti sia a livello locale sia per le ripercussioni che avranno sulla politica nazionale. Ci sono dei favoriti, alcuni dei quali dati ormai per vincitori, a un mese dalle elezioni. Un esempio è Luca Zaia in Veneto, secondo alcuni sondaggi dato intorno al 70%, secondo altri addirittura all’80% (probabilmente un po’ esagerati), ma, numeri a parte, la sua vittoria appare scontata.
Dunque Zaia si confermerebbe il presidente del Veneto, regione che amministra dal 2010, ormai dieci anni. Non solo: Zaia, sempre secondo i sondaggi – dunque da prendere con le pinze – è considerato più popolare all’interno del suo partito, la Lega, superando il leader Matteo Salvini, sempre più discusso anche dai suoi stessi elettori.
In Toscana invece si dà per favorito, seppur con un vantaggio risicato, il candidato del Pd Eugenio Giani, ma secondo altre fonti la leghista Susanna Ceccardi potrebbe ribaltare tutto e conquistare la regione. Questo è di sicuro l’obiettivo di Matteo Salvini, che ha messo gli occhi sulla Toscana già da tempo (e diversi comuni della regione sono già ad amministrazione leghista).
Ceccardi, solo 33 anni, è considerata molto vicina a Salvini e decisamente non moderata, dunque per la Toscana la sua vittoria significherebbe una svolta molto decisa verso destra. La sua vittoria sarebbe in sostanza una vittoria per Salvini, ecco perché è una delle regioni più osservate in queste prossime elezioni.
In Puglia il governatore Emiliano è indietro di diversi punti (parliamo sempre di sondaggi) rispetto a Raffaele Fitto, il candidato del centro-destra. Emiliano non è stato appoggiato da Renzi e questo potrebbe essere uno dei motivi del calo nei sondaggi. Comunque il distacco tra i due candidati non è così significativo, quindi la partita è ancora da giocare.
Anche nelle Marche sembra favorito il candidato di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli, di diversi punti avanti al candidato di centrosinistra Maurizio Mangialardi. Il distacco non è enorme, ma diverse fonti lo danno come possibile vincitore. A decidere, ovviamente, sarà il voto che uscirà dalle urne. Anche queste elezioni sono particolarmente importanti a livello nazionale: un’eventuale vittoria di FdI porterebbe a un ennesimo avanzamento di Giorgia Meloni su Matteo Salvini…
In Campania, altra regione chiave, viene dato per vincitore Vincenzo De Luca, discusso ma sempre molto popolare, che verrebbe dunque confermato come governatore. Secondo alcuni sondaggi ha perso qualche punto, ma attualmente resta il favorito.
Altro favorito Giovanno Toti, attuale governatore della regione Liguria, che i sondaggi danno molto avanti rispetto al candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Ferruccio Sansa. Almeno a guardare i sondaggi non ci sarebbe partita, ma la verità la sapremo solo dopo le elezioni.
In sintesi, delle sei regioni coinvolte nelle elezioni del 20 e 21 settembre 2020, una è quasi certa, il Veneto con Zaia, altre sono molto probabili, come De Luca in Campania, altre più in forse. Ricordiamo che, in vista delle consultazioni elettorali 2020 e del referendum, i comuni dovranno provvedere alla consegna della tessere elettorale a tutti gli elettori e tutte le elettrici sprovvisti.
Vedi anche: Quanti partiti politici ci sono in Italia
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