Ora che Costa Concordia è di nuovo in asse inizia la bagarre tra i porti, ovvero tutti la vogliono: il sindaco di Palermo chiede che la nave sia portata nella sua città , il presidente della Regione Toscana ribadisce che deve essere portata al porto di Piombino, cosa logica vista la vicinanza, e poi c’è il porto di Civitavecchia, ma perché? Semplice lo smantellamento di una nave da crociera è un business da centinaia di milioni di euro che può dare da lavorare a tante persone.
In realtà per il team tecnico questa è l’ultima delle preoccupazioni, la distanza non è affatto un problema spetta però a Costa Crociere decidere la destinazione, destinazione ovvero la Turchia, una destinazione che resta per ora la più credibile mentre i i porti italiani e le amministrazioni locali litigano.
Resta comunque il problema la nave quando saranno installati i cassoni di galleggiamento , stima prevista 9-12 mesi deve lasciare l’isola del Giglio, anzi il sindaco del Giglio vuole che entro giugno la nave abbandoni l’isola, ma oltre le polemiche sono le condizioni delle scafo della nave a non consentire tempi lunghi.
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