Non vedremo un blocco sfratti nel 2015: per il governo i fondi per gli affitti e quello per la morosità incolpevole bastano a sostenere le famiglie in difficoltà che non riescono a far fronte al canone.
Niente blocco sfratti nel 2015: il decretone chiamato “Milleproproghe”, dove entra un po’ di tutto a fine anno e dove si provvede a rimandare e rattoppare scadenze varie, solitamente vedeva presente anche un blocco degli sfratti per le famiglie in situazioni disagiate o per chi si trovava in particolari condizioni (es. in presenza di un disabile o di un minore a carico). Il prossimo anno, a meno di marcia indietro dell’ultimo minuto, non avremo nulla di tutto già .
30 mila famiglie a rischio
Il sindacato degli affittuari Sunia (di cui qui sopra riportiamo uno storico degli sfratti dal 2001 al 2014) ha calcolato che 30 mila famiglie potrebbero essere sfrattate dalle loro abitazioni, molte delle quali sarebbero nuclei in difficoltà a causa della crisi economica. Il governo ha rinunciato a quello che doveva essere il 31esimo blocco degli sfratti (quindi praticamente un provvedimento ormai abituale) facendo leva sull’aumento dei fondi per l’affitto e per quelli della morosità incolpevole.
In totale 426 milioni che dovrebbero andare a sostenere tutti coloro i quali non sono in grado di pagare più il canone mensile del loro immobile.
Oltre 31 mila sfratti nel 2013
Nell’anno 2013 gli sfratti sono stati 73385. Se si guarda la prospettiva temporale c’è stato un aumento rispetto al 2012 di 8,25 punti percentuali.
Solamente dieci anni prima, nel 2003, gli sfratti erano 39.284. La gran parte degli sfratti avviene per morosità . C’è anche da dire che di tutti questi meno della metà sono stati realmente eseguiti (31,399 sempre nel 2013).
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