Al margine dell’incontro di Bruxelles, il premier ha mostrato ottimismo sul lavoro che dovrà fare nelle prossime 48 ore, prima del vertice di mercoledì. Anche se pare impossibile che ciò che non si è riusciti a fare in tutti questi mesi di scontri e discussioni dentro la maggioranza, si possa poi risolvere in due giorni da oggi. Sull’età pensionabile a 67 anni come chiesto dalla Ue, ha detto che lo farà presente alla Lega: «Anche perché siamo l’unico Paese ad avere anche le pensioni di anzianità . Bossi ha a cuore i pensionati. Ma questo non collide. Gliene parlerò.
Questa ed altre riforme sono attese dall’Europa che conta, un’Europa stanca di sentire le promesse del premier italiano in tal senso. Francesi e tedeschi, hanno espresso la loro seria preoccupazione che l’Italia non sia in grado di fare tutti i passi necessari per uscire dalla crisi. Ma il più duro ed esplicito è stato il presidente della Commissione europea Barroso che ha dichiarato che: “non solo l’Italia è in pericolo, ma è l’Italia il pericolo per tutta l’Europa”. Indicando a Berlusconi l’esempio spagnolo: Zapatero ha fatto riforme lacrime e sangue, indicando allo stesso tempo la strada delle elezioni anticipate. Il messaggio è chiaro: se non sei capace di andare avanti, fatti da parte.
Argomento che il premier considera un’ingerenza inammissibile, scaricando sulla stessa Europa la responsabilità del momento perchè queste pressioni, se fatte prima, lo avrebbero aiutato ad essere più forte nei confronti di Bossi e Tremonti per convincerli a fare le riforme necessarie.
Come sempre, il presidente del Consiglio, ha scaricato su altri che gli avrebbero impedito di lavorare e fare ciò che aveva in mente. Ma forse questo succede quando si fa il premier a tempo perso.
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