Dopo una giornata convulsa, passata a carpire le voci di dimissioni che rimbalzavano ovunque, il cavaliere ha, malvolentieri, dovuto dare ascolto alle pressioni che gli pervenivano da più parti, in Italia ma, soprattutto in Europa, dove da giorni si chiede di intervenire con urgenza per risanare l’economia del nostro paese. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata senz’altro l’incredula presa d’atto, da parte del premier che la maggioranza parlamentare non c’era più. E ancora, la consapevolezza che il tempo avuto a disposizione, non gli aveva permesso di lavorare efficacemente per ricostruire una maggioranza che si stava sfilacciando, così come, esattamente un anno fa succedeva una cosa analoga con la fuoriuscita dei finiani dal pdl.
C’è da chiedersi allora perchè il Berlusconi che non ha più la maggioranza, il Berlusconi che nello stesso momento in cui la perdeva, vedeva salire lo spread con i bund a quota 500, perchè non si è dimesso subito? Perchè ha condizionato il Capo dello Stato, dettandogli le scelte da fare?
Queste dimissioni poi, se realmente ci saranno, si concretizzeranno, se tutto fila liscio per l’approntamento della legge, verso la fine di novembre, rendendo quasi impossibile la realizzazione di un governo tecnico.
Nel frattempo, in questa situazione di “incertezza”, i mercati continueranno a tenerci sotto tiro. La quota 500 raggiunta ieri dallo spread, è la quota alla quale sono crollati Irlanda e Grecia. Come si muoveranno nel frattempo, aspetteranno le promesse dimissioni dandoci un attimo di respiro o continueranno inesorabili la loro corsa?
Tutti poi dovremmo ricordare come lo scorso dicembre, con la fiducia fissata con un mese di ritardo, Berlusconi ebbe modo di riorganizzare le fila e convincere, a passare con la maggioranza, una pattuglia di “Responsabili” che appartenevano all’opposizione.
L’altro punto importante per il cavaliere è andare subito alle elezioni, dove, nonostante le dichiarazioni di non ricandidarsi rilasciate qualche minuto fa, sarà comunque il protagonista.
Berlusconi somiglia sempre più alla mitologica Idra, il problema è che non si vede nessun Ercole all’orizzonte.
Vedi anche: Il Berlusconismo visto da Economist