Si tratta di un ceppo rarissimo del batterio Escherichia coli 0104:H4 quello che sta facendo tremare l’Europa e la Germania in modo particolare dato che, l’origine dell’infezione si è propagata dalla zona di Amburgo nel resto del paese, senza però conoscerne ancora concretamente l’origine e la motivazione. Per il momento le persone contagiate nella sola Germania sarebbero circa 2000, diciassette delle quali hanno perso la vita. Un’altra persona è morta in Svezia. La Gran Bretagna ha confermato i primi sette casi di contaminazione da batterio E.coli, tutti legati alla Germania. Tre delle persone infettate sono dei britannici che di recente hanno soggiornato in Germania; le altre quattro persone sono cittadini tedeschi che si trovano attualmente nel Regno Unito.
 Come ha affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità , si tratta di un ceppo rarissimo, finora osservato solo una volta in una donna in Corea nel 2005. È altamente resistente agli antibiotici, anzi è controproducente prenderli perché il batterio diventa più aggressivo, così come hanno riferito i ricercatori dell’università di Amburgo che lo stanno analizzando da giorni. Rimane ancora un giallo la provenienza del batterio. Intanto si scatenano nuove tensioni su aspetti di carattere commerciale. Spagna e Portogallo hanno chiesto risarcimenti dopo che i cetrioli iberici sono stati scagionati come causa dell’infezione. La Russia ha bloccato l’importazione di verdura fresca da tutti i paesi dell’Unione, la protesta della Commissione europea che ha giudicato la decisione russa “sproporzionata”, non si è fatta attendere.
I sintomi del contagio sono diarrea emorragica lieve o, nei casi più gravi, mal di testa e forti dolori addominali con complicanze che possono portare alla morte. Gli essere umani si infettano principalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati. I principali alimenti a rischio sono i prodotti a base di carne consumati crudi o poco cotti, il latte crudo o prodotti lattiero-caseari da latte crudo e verdure consumate crude. Il periodo di incubazione va dai sette ai 15 giorni dopo aver consumato alimenti contaminati o dal contatto con animali infetti. Per difendersi bisogna rispettare le normali regole d’igiene: lavarsi le mani prima di preparare il cibo, prima di sedersi a mangiare e dopo essere andati in bagno; accurata pulizia di frutta e verdura con uno dei prodotti disinfettanti che si trovano in farmacia.
Â