Il governo Americano ha appena approvato la vendita di Palcohol, alcol in povere da diluire in acqua oppure da sniffare a mo’ di cocaina.
Negli Stati Uniti il problema dell’abuso di alcolici e di sostanze stupefacenti non è una novità soprattutto nelle grandi metropoli, dove da decenni i residenti devono fare i conti con le conseguenze degli eccessi del momento, dall’abuso di alcol e cocaina fino ad arrivare alle più moderne epidemie di crack e crystal meth. Il ruolo del governo nella diffusione di trend deleteri è spesso stato discutibile ed il fatto che il Bureau responsabile del commercio di alcolici e tabacco abbia appena approvato la vendita di alcol in polvere di certo non aiuta.
Tra qualche mese nei negozi olteoceano infatti comparirà sugli scaffali un prodotto che si chiama Palchol, praticamente una bevanda alcolica in polvere da diluire in acqua oppure da tirare su con il naso come con la cocaina. Questa nuova follia sarà disponibile in due versioni-base chiamate V e R, rispettivamente equivalenti ad uno shot di vodka e uno di rum, ed in quattro versioni cocktail: Mojito, Cosmopolitan, Lemon Drop e Powderita (Margarita).
Il materiale promozionale distribuito negli ultimi giorni da Lipsmark, l’azienda che ha inventato il Palcohol, sta suscitando molte critiche. I produttori dell’alcol in polvere infatti invitano il pubblico a consumare il prodotto (con una ‘sniffata’ oppure diluendolo in acqua) durante un concerto o ad una manifestazione sportiva in modo da risparmiare i 10/15/20 dollari di una consumazione tradizionale.
Viene anche consigliato di aggiungere un pizzico di Palcohol al cibo appena cucinato, e di farlo rigorosamente dopo la cottura per evitare l’evaporazione dell’alcol. Insomma, una campagna che, giustamente, può essere percepita da molti come un invito all’alcolismo ed una promozione di dinamiche di solito legate al consumo di droghe pesanti.
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