Due vittorie nelle prime sfide del terzo turno di Champions League con l’Inter che conquista un successo importantissimo sul Barcellona (1-0) | il Napoli passa ad Amsterdam con un 1-6 da record
Inizia nel modo migliore il terzo turno di Champions League per le squadre italiane. Due vittorie ugualmente importanti, ma anche profondamente diverse.
L’Inter dopo un buon primo tempo soffre le pene dell’inferno per mantenere inviolata la propria porta e conquistare un risultato fondamentale contro il Barcellona. Il Napoli entra nella storia infliggendo all’Aajax la sconfitta più pesante nella prestigiosa storia della squadra olandese.
Inter-Barcellona 1-0
In uno stadio di San Siro stracolmo ma in forte angoscia considerando gli ultimi risultati disastrosi della squadra nerazzurra, l’Inter ritrova se stessa confezionando una partita dai due volti. Di grande sofferenza ma anche di estrema tenacia. Ma, cosa più importante, riconquistando una vittoria che conferisce un minimo di serenità a un ambiente scosso dopo le ultime sconfitte in campionato.
È una partita dai due volti. Se nel primo tempo il Barcellona punta tutto sul possesso palla, concludendo poco e creando pochissime vere occasioni da gol, è l’Inter a rendersi più pericolosa grazie alle sue ripartenze. Calhanoglu decisivo: un suo gran tiro impegna Ter Stegen in calcio d’angolo ed è sempre lui, a primo tempo quasi scaduto, a calciare in rete con uno splendido destro da fuori area. Inter che si vede annullare un gol di Correa per fuorigioco e che, sempre per fuorigioco, vede invalidato anche quello che sembrava un rigore solare.
Secondo tempo completamente diverso. La pressione del Barcellona si fa prima insistente, poi asfissiante. Blaugrana che trovano anche il pareggio con un tiro ravvicinato di Pedri: ma l’arbitro Vincic, molto contestato dai catalani, annulla per un presunto fallo di mano di Ansi Fatu dopo un’uscita a vuoto di Onana. Molte discussioni anche per un brutto fallo di Calhanoglu, punito con un cartellino giallo ma passibile anche di espulsione. Poi la strenua resistenza dell’Inter che regge per quasi dieci minuti oltre il tempo regolamentare.
Vittoria tanto importante quanto sofferta. Nell’altra partita del girone netto successo del Bayern Monaco, 5-0, sul Viktoria Plzen.
Ajax- Napoli 1-6
Di fronte a una partita come quella giocata dal Napoli sul campo dell’Ajax squadra di grande tradizione che non aveva mai subito una sconfitta così umiliante, c’è solo da chinare il capo e spellarsi le mani gli applausi. Una delle migliori partite mai viste in Champions League da parte di una squadra italiana. Semplicemente straordinario il gioco del Napoli sotto l’aspetto del possesso palla, della gestione del campo e della fantasia. Una squadra divertente come poche altre, capace di vivere una serata da sogno che difficilmente sarà dimenticata dai tifosi azzurri e che è stata applaudita a scena aperta da qualsiasi appassionato di calcio italiano.
Il vantaggio dell’Ajax, un fortunato rimpallo di Kudus che si insacca alle spalle di Meret, è il prologo di un autentico trionfo. Il Napoli, fin da subito, costruisce un’occasione dopo l’altra: trova subito il pareggio con Raspadori, bravo a finalizzare di testa un’azione personale di Oliveira. Poi raddoppia, ancora di testa con Di Lorenzo. E triplica, grazie a un bellissimo contropiede di Zielinski. Nel secondo tempo il Napoli dilaga con una superiorità imbarazzante trovando subito il quarto gol – ancora con Raspadori – per poi ampliare il vantaggio a dismisura grazie a Kvaratskhelia e a Simeone.
Il risultato finale, 1-6, dice molto ma non tutto di una partita che poteva concludersi con un punteggio addirittura ancora più esagerato. Al Napoli, primo nel girone con tre vittorie in altrettante partite,  basta ancora una vittoria per accedere aritmeticamente agli ottavi di finale. Nell’altra partita del girone vittoria del Liverpool, 2-0, sui Rangers Glasgow.
Inter e Napoli tornano in campo mercoledì prossimo, 12 ottobre. Nerazzurri al Camp Nou contro il Barcellona (ore 21). Napoli al Maradona per la seconda sfida contro l’Ajax (ore 18.45).
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.