Se date un’occhiata al calendario scoprite che nel 2014 tra Pasqua, 25 aprile e 1 maggio i ponti sono molti, e anche lunghi: per unire budget ridotto e una bella esperienza di vita potete “sfruttare” couchsurfing e Wwoof
Attenzione al calendario quanto mai favorevole: Pasqua e lunedì dell’Angelo cadono il 20 e il 21 aprile. Venerdì 25 è l’anniversario della Liberazione. La festa dei lavoratori sarà giovedì 1 maggio, con un secondo ponte lungo a disposizione fino a domenica 4. I più fortunati, con pochi giorni di vacanza da chiedere al lavoro, potranno approfittarne per un periodo di riposo molto lungo. Se poi siete tra quelli che di soldi in tasca ne hanno pochi non disperate, ci sono soluzioni che vi permetteranno di partire anche con budget limitati, facendo contemporaneamente bellissime esperienze di vita: stiamo parlando del couchsurfing e del Wwoof.
Prima di tutto chiariamo un equivoco: vi abbiamo parlato di “turismo low cost” ma questo è un concetto abbastanza inesatto. Non vi stiamo cioè propriamente citando modi di viaggiare spendendo meno, né tanto meno forme più o meno occulte di “turismo per scrocconi”. Dietro a couchsurfing e Wwoof (World Wide Opportunities on Organic Farms) c’è una filosofia più profonda che associa persone che condividono l’idea d’incontro, di apertura agli altri, di condivisione e più in generale una particolare visione di “mondo”, “uomo” e soprattutto di ospitalità, intesa nel senso antico del termine, quella che si fonda sull’assoluto rispetto reciproco. Nel caso del Wwoof si aggiunge inoltre l’obiettivo di una via più sostenibile all’agricoltura e ai lavori nella natura.
Vediamo più in dettaglio: il couchsurfing è il mettere a disposizione, senza chiedere un corrispettivo monetario, un divano di casa (o un letto, o una stanza) dove far alloggiare gratuitamente ospiti sconosciuti. Ci sono molte piattaforme online per connettere chi offre uno o più posti in casa propria con chi li cerca (questa è la più famosa). Si possono inoltre utilizzare molti filtri di ricerca per affinare la scelta del padrone di casa (non fumatore, provvisto di attrezzature per bambini, distanza da stazione/mezzi pubblici ecc.). Spesso il couchsurfing è una soluzione ideale non solo per brevi periodi di vacanza ma anche per chi deve partecipare a un corso lontano da casa o avere un punto di appoggio per cercarsi un appartamento vero e proprio in una città in cui si deve trasferire.
La filosofia è che si vive a casa dell’ospitante, magari gli si porta un dono come ringraziamento per la gratuità della sua ospitalità, lo si aiuta nelle faccende di casa e, se lui è d’accordo, magari lo si segue nelle sue attività, conoscendo i suoi amici, i famigliari, le sue passioni.
Naturalmente chi ospita può decidere se accoglierti o meno in casa propria, e questo non solo sulla base della sua disponibilità in quel determinato giorno/giorni, ma soprattutto sulla base del tuo profilo e delle referenze degli altri membri della comunità (stessa cosa può fare l’ospite, e questo è un bel modo per andare il più possibile sul sicuro nella scelta).
Il Wwoof invece è qualcosa di un pochino più complesso: si tratta di un movimento mondiale che connette volontari e progetti rurali naturali. Si realizzano esperienze educative e culturali senza profitto finalizzate a generare un’idea di mondo solidale e sostenibile.
In questa chiave si possono trovare aziende e fattorie (ma anche semplici famiglie, magari dedite all’autosufficienza) che praticano agricoltura biologica, dove si può lavorare alla pari. Solitamente non viene richiesta un’occupazione full time ma alcune ore di attività nella giornata in cambio di vitto e alloggio. Le mansioni ovviamente dipendono dalla stagione e dal tipo di azienda in cui si viene ospitati: possono essere di più in certi periodi dell’anno (vendemmia, raccolto) e meno in altri ma la richiesta è sempre abbastanza buona. Potete tagliare e sistemare la legna, riassettare e pulire le stalle, preparare il cibo per altri ospiti, curare gli animali, partecipare ai lavori dei campi, raccogliere la frutta ecc.
Se si ha poco tempo e si condivide questo modo di fare “turismo” meglio cercare un divano da qualche couchsurfer; se invece si hanno tempi più rilassati, si progetta una vacanza estiva, si ha un periodo sabbatico ma anche se si vuole iniziare a cambiare vita il Wwoof può essere una bellissima esperienza: nelle strutture Wwoof è preferibile infatti restare per periodi medio lunghi (ma non è detto, basta leggere quanto è richiesto da ogni singola struttura nel suo profilo), spesso perché dovendo imparare un lavoro, restare una sola settimana è anche controproducente per gli ospitanti che all’inizio ti devono seguire/insegnare e ti vedono subito andar via. A volte accade che i wwoofers ospitanti poi diventino a loro volta ospitati dando vita ad uno scambio reciproco di conoscenze: un modo per condividere e imparare nuovi metodi di trattamento del terreno o di allevamento.
Nella nostra redazione lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università.