Nome di grande prestigio per la Juventus femminile, la squadra campione d’Italia ingaggia Joe Montemurro, lo scorso anno all’Arsenal
La Juventus Woman ha annunciato il nuovo allenatore che sostituirà Rita Guarino in panchina: è il 51enne australiano Joe Montemurro, oltre venti anni di carriera nel calcio femminile ai massimi livelli, gli ultimi quattro spesi all’Arsanel.
Chi è Joe Montemurro
Joe Montemurro è un personaggio di grande fascino: una preparazione calcistica enciclopedica, lo stile affabulatorio dei grandi allenatori, uno con cui si potrebbe parlare di qualsiasi cosa per ore. Ama la storia, la musica, è un curioso, uno che ha girato il mondo grazie al calcio e che da ogni esperienza ha imparato qualcosa. Ha giocato a pallone a discreto livello, non un fuoriclasse: in Italia ha giocato con Potenza e Treviso. Non è nell’album delle figurine tra i fuoriclasse ma in compenso ha studiato.
In Italia negli anni ’90 ha iniziato ad appassionarsi alla metodologia di gioco e di lavoro applicata al calcio giovanile e femminile. E quando ha avuto la possibilità di sedersi su una panchina non ha avuto alcun dubbio. Si fa le ossa con alcune squadre giovanili, poi passa alla prima squadra di piccoli club, inizia ad applicare i suoi studi e le sue teorie e nel 2014 decide di cambiare completamente: diventa responsabile del progetto femminile del Melbourne Victory. Porta la squadra al suo miglior piazzamento di sempre: passa al Melbourne City e in tre stagioni vince tutto. Arriva la chiamata dell’Arsenal che trova il tecnico australiano pronto e motivato.
L’Arsenal femminile
La chiamata di un tecnico esordiente nella Premier League femminile inglese è un bel rischio. Ma l’Arsenal sotto questo aspetto è un club che il senso della sperimentazione lo ha nel DNA: la sua academy è al lavoro H24 su tutte le latitudini e anche nel calcio femminile i Gunners sono una squadra con una personalità spiccata, prima ancora che vincente. Con Montemurro l’Arsenal vince: torna a conquistare il titolo inglese dopo sette anni, una macchina da gol impressionante. Con lui le biancorosse in quattro anni sono la squadra che vince e segna di più: una media di tre gol a partita. Arrivando per la prima volta ai quarti di finale di Champions League.
Montemurro e la Juventus donne
viene consegnata una Juventus in condizioni invidiabili, reduce da quattro titoli italiani consecutivi, l’ultimo dei quali con un en-plein di vittorie. Ma c’è ancora margine di miglioramento: la Juve non si è riconfermata in Coppa Italia e, soprattutto, guarda all’Europa e alla Champions League come al vero obiettivo da percorrere per colmare quel gap che inevitabilmente vede anche i club italiani al traino di quelli stranieri.
Montemurro arriva alla Juventus da predestinato: australiano di evidenti origini italiane è juventino da sempre. Il suo primo club giovanile, fondato a Brunswick, un sobborgo di Melbourne, da alcuni immigrati italiani, era per l’appunto la Juventus: con tanto di divisa bianconera e Zebra rampante nel logo.
Le squadre di Montemurro si riconoscono: possesso palla, gioco larghissimo e profondo, elegante, sempre molto incisivo. E, cosa non da poco, il tecnico ha la grande qualità di chi sa scovare talenti e li sa anche valorizzare. Basti pensare a Beth Mead e Vivianne Miedema. Un uomo estremamente convinto delle sue idee che si definisce “cocciuto” e che fa della cultura del lavoro e dell’impegno la sua unica ideologia.
Una bella scommessa per la Juventus ma anche per il tecnico che può aprire un ciclo e lasciare di nuovo il suo segno su un terreno ancora in gran parte da esplorare.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.