Una testimonial straordinaria, una giocatrice di classe immensa e di intelligenza fuori dal comune: non solo in campo. Carli Lloyd lascia il calcio a 39 anni
Forse non la più grande calciatrice di sempre. Sicuramente l’ambasciatrice più straordinaria che il calcio femminile abbia mai avuto. Carli Lloyd lascia il calcio.
Carli Lloyd lascia il calcio
“Non è un momento di tristezza per me e non deve esserlo per chi ama questo sport – è la splendida testimonianza che Carli Lloyd lascia annunciando il suo ritiro dalle competizioni – è la normalità delle cose. Farò altro, continuerò a crescere come persona, a pormi nuovi obiettivi. E se anche una sola ragazzina avrà iniziato a giocare a pallone guardandomi… ho vinto”.
In realtà Carli non ha convinto una sola ragazzina. Ci sono decine di migliaia di giocatrici che hanno iniziato a giocare a calcio guardandola in tv, innamorandosi del suo stile e della sua personalità.
La più grande di sempre
É la seconda giocatrice con il maggiore numero di presenze in campo a livello mondiale. Di sempre. Lascia con la grande amarezza di un titolo olimpico malamente sfumato in semifinale nella sconfitta contro il Canada, contro cui non aveva mai perso. In compenso allestisce la sua nuova stanza dei trofei che, considerando anche il bronzo di Tokyo, conta la bellezza di 128 trofei di squadra e individuali.
Dodici anni di carriera professionale, sei squadre, una lunghissima epopea con la USWNT, la squadra nazionale femminile americana. Carli Lloyd lascia a 39 anni una carriera iniziata relativamente tardi, a 23 anni, quando il programma del calcio femminile era ben lontano dai numeri e dai successi di oggi.
“Nessuna tristezza, grazie a tutti”
Grazie a lei il calcio femminile è diventato sport di massa, inserito in tutti i programmi delle principali università: e con lei gli USA hanno vinto tutto. Carli ha vestito la maglia della nazionale 312 volte.
Carli Lloyd saluta ringraziando e passando il testimone alle colleghe più giovani. Ma trovare un’altra personalità del suo spessore al momento è davvero impossibile: “Terminare la mia carriera sapendo che la mia famiglia poteva essere al mio fianco e condividere con me questo ultimo capitolo non poteva essere più speciale. Avremo tutti molto più tempo da passare insieme ora, e specialmente con mio marito Brian, che è stato la mia roccia e il mio più grande supporto per tutti questi anni. Non vediamo l’ora di iniziare questo prossimo capitolo della nostra vita senza la mia routine quotidiana di allenamento e gioco, ma molto probabilmente avrò bisogno di sfogare la mia competitività. Mi darò al golf”.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.