La serata di ieri, in un clima di grande commozione, ha visto l’addio al tennis di Roger Federer
A distanza di poche settimane da Serena Williams, che ha annunciato il suo addio allo US Open dopo 23 Slam vinti, anche Roger Federer lascia il tennis giocato. Se per Serena l’impressione e la partecipazione del pubblico è stata grande, per Federer possiamo parlare di un evento epocale. Sicuramente l’evento sportivo dell’anno. Probabilmente del decennio.
L’addio di Roger Federer
A lasciare non è il tennista che ha vinto di più: per numeri di Slam lo svizzero vanta qualche trofeo in meno di Djokovic e e di Nadal (venti). Ma sicuramente quello che ha divertito e appassionato di più. Un gentleman, in campo e fuori. Un uomo di rara educazione, capace di divertire come nessun altro. Sempre dalla parte del pubblico, e da quella dello spettacolo.
Per dire addio Federer ha scelto la Laver Cup, il torneo esibizione che oppone tennisti europei e quelli del resto del mondo, giocando fianco a fianco con il rivale amico di sempre, Rafa Nadal. Una sfida estremamente suggestiva contro Jack Sock e Frances Tiafoe. Anche se la partita valeva ben poco se non la sensazione di trovarsi di fronte a uno di quei momenti irripetibili capace di dettare la storia stessa di una disciplina sportiva.
“Nessun rimpianto, è stato un viaggio meraviglioso”
Di fronte a un pubblico partecipe e commosso che è arrivato a spendere fino a 20mila euro pur di non perdere un posto davanti all’evento più importante, Federer e Nadal escono battuti al super-tiebreak – 4-6 , 7-6 (2), 11-9 – ma di fronte a una standing ovation impressionante con la gente in piedi e in lacrime.
Federer ha giocato nonostante un ginocchio in pessime condizioni cercando di reggere il campo nonostante non disputasse una partita da oltre un anno: ultima presenza a Wimbledon, il giugno del 2021.
Le parole di Federer, che ha trattenuto a stento la sua emozione, sono state interrotte a più riprese dagli applausi del pubblico: “Mi sono divertito ad allacciarmi le scarpe ancora una volta… a scendere in campo e a giocare. Oltre tutto con Rafa dalla mia parte e con tante leggende a salutarmi. Volevo dire addio alla mia maniera. E questo è quasi più di quello che sognavo e speravo. Grazie a tutti. La mia carriera è stato un lungo e splendido viaggio, spesso quasi perfetto. Ringrazio mia moglie Mirka, avrebbe potuto chiedermi di fermarmi molto tempo fa. E non l’ha fatto”.
Federer lascia a 41 anni dopo 102 titoli in carriera, 1251 vittorie in 1500 partite e 23 semifinali consecutive dello Slam in sei anni. Oltre a un oro (nel doppio) e un argento olimpico (nel doppio), una Davis e tre Hopman Cup.
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Si calcola che l’addio di Federer sia stato seguito in diretta da un pubblico record, forse il più grande pubblico di sempre per un evento di tennis, superiore persino alle più importanti e attese finali dello Slam.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.