La Ferrari riparte per una nuova stagione di Formula 1 dopo un 2020 pessimo, forse il peggiore campionato di sempre. Auto rinnovata con Carlos Sainz al posto di Sebastian Vettel. Le ultime su Ferrari
Ferrari, stagione 2021 – La Ferrari riparte quasi da zero ma con l’ingombro di regolamenti che impongono di cambiare poco rispetto a una macchina che lo scorso anno si è rivelata oltremodo deludente. Inutile nascondersi che il campionato mondiale di Formula 1 del 2020 ha consegnato agli archivi una Ferrari da dimenticare. Il peggiore risultato di sempre nella stagione della Rossa.
Ferrari 2020 da dimenticare
In tutto il 2020 non una vittoria, nemmeno una pole position. Tre miseri podi: due a Charles Leclerc (un secondo posto uno in Austria all’esordio e un terzo posto nel primo gran premio di Silverstone) e uno per Sebastian Vettel (a Istanbul). Due piloti non litigiosi ma mai completamente in sintonia con un Vettel forse anche demotivato dall’avere saputo prima ancora dell’inizio di un mondiale atipico, calendario stravolto dalla pandemia, che sarebbe stato sostituito da Sainz. Una stagione nera per una macchina mai davvero competitiva in un campionato condizionato anche da molti errori: di strategia ma anche dei piloti.
Il bilancio è pessimo: Leclerc ottavo con 98 punti, Vettel addirittura tredicesimo con 33. Sesto posto nella classifica costruttori, il peggior risultato di sempre. Dietro non solo alla Mercedes e alla Red Bull ma anche a Racing Pont, McLaren e Renault.
I piloti: Charles Leclerc e Carlos Sainz
Fare peggio è impossibile. La squadra si presenta con un management quasi completamente riconfermato e un pilota nuovo, Carlos Sainz, che ha preso il posto di Sebastian Vettel passato alla Ason Martin (ex Racing Point). L’obiettivo è quello di arrivare quanto meno al podio costruttori piazzando dove e quando possibile almeno un pilota sul podio.
Charles Leclerc, aggiorna i suoi dati di carriera al termine del 2020 con sette pole position, quattro giri veloci e due vittorie assolute: è stato riconfermato. Accanto a lui Carlos Sainz, figlio di uno dei più grandi piloti rally di sempre, suo omonimo: due podi e in giro veloce per una carriera ancora fresca e in pieno sviluppo dopo le stagioni con Toro Tosso, Renault e McLaren. Sainz e Leclerc costituiscono la coppia più giovane in assoluto della Formula 1, età media 25 anni.
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Il calendario è ormai definito ma potrebbero esserci ancora delle novità : si parla di 23 gare oltre al GP di Cina, in programma a Shanghai che al momento è stato posticipato a data da destinarsi e dovrebbe essere incastrato tra Australia e Arabia Saudita.
Il team della Ferrari
La squadra che ha perso non cambia. Si punta tutto sul desiderio di riscatto di una squadra cui si chiede amor proprio e ambizione, oltre che la passione che in una scuderia come quella di Maranello non dovrebbe mai mancare. Al vertice del progetto resta Mattia Binotto, manager 51enne che in Ferrari ha fatto tutta la gavetta fino ad arrivare alla massima dirigenza: da ingegnere dei motori di gara a capo ingegnere fino ad assumere la leadership del progetto per volontà di Sergio Marchionne che nel 2014, dopo una stagione deludente, gli aveva chiesto di portare la Ferrari a un livello più alto di competizione. All’epoca funzionò: e arrivarono tre vittorie.
Intorno al team principal gli stessi collaboratori dell’anno scorso. Cofermati il direttore sportivo Laurent Mekies e il direttore dell’ingegneria Jock Ckear. Un team che almeno parzialmente verrà comunque rinnovato considerando che la carica di direttore tecnico è ancora vacante.
Le nuove regole che in qualche modo dovrebbero rallentare il dominio della Mercedes potrebbero contribuire a rilanciare la Ferrari e tutte le outsider considerando che dall’anno prossimo si potrà di nuovo parlare di sviluppo.
La SF21
Evoluzione della SF1000, la SF21 è solo parzialmente una vettura davvero nuova. Facendo i conti con regolamenti che hanno costretto le scuderie a togliere qualche carico aerodinamico e a ridurre le performance senza poter sviluppare quasi nulla, la Ferrari si è giocata due gettoni per migliorare l’auto dello scorso anno. Un numero di interventi contingentato e ridotto che ha visto la Ferrari concentrarsi soprattutto sul carico aerodinamico posteriore.
Con 35 cavalli in più rispetto al motore precedente, la SF21 è una Ferrari più potente di quella dello scorso anno. Con il suo colore rosso amaranto rievoca la prima Ferrari da pista, il cui colore era stato scelto da Enzo Ferrari in persona.
Si tratta della 67esima monoposto di Formula 1 prodotta a Maranello, stesso identico telaio dello scorso, come previsto dai regolamenti.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.