Vaccini neonati e bambini- pro e contro: la più grossa ricerca mai condotta sul tema conclude che gli effetti collaterali delle vaccinazioni non includono autismo, tumori ed allergie.
E’ ormai da qualche anno che sia in Europa, sia negli Stati Uniti, il numero di mamme che decide di non vaccinare i propri figli sta aumentando. La ragione principale è la paura di rimanere vittime di reazioni secondarie, in particolare, che vaccinando il proprio bambino contro le malattie della prima infanzia, si corra il rischio di farlo diventare autistico.
Il problema però è che a causa di questa scelta, adesso si stanno verificando insidiose epidemie di morbillo e pertosse in molti paesi che, in teoria, dovrebbero essere immuni da questo tipo di malattie esantematiche. Non bisogna dimenticare infatti che nonostante vengano adesso percepite come poco pericolose, molte malattie comuni dell’infanzia prima dell’avvento delle vaccinazioni mietevano migliaia di vittime. Un esempio? Tra il 1964 ed il 1965, negli Stati Uniti un’epidemia di rosolia infettò 12 milioni e mezzo di persone, causando la morte di 2000 neonati e provocando 11000 aborti spontanei.
Courtney Gidengil – pediatra al Boston Children’s Hospital nonchè docente alla Harvard Medical School – ha appena pubblicato i risultati di una ricerca – la più importante mai condotta sul tema – che vuole far luce sulla questione della pericolosità delle vaccinazioni. I dati raccolti hanno permesso di giungere alla conclusione che nonostante alcuni vaccini possano raramente scatenare reazioni secondarie piuttosto serie, queste non includono autismo, allergie o tumori.
La ricerca, pubblicata sul giornale scientifico Pediatrics, oltre ad analizzare i vaccini più discussi per i bambini sotto i sei anni, come l’MPR trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia), ha incluso nello studio anche quelli contro l’epatite A, l’Hib (la più comune causa di meningite nei bambini di età fra 2 mesi e 5 anni), la polio, il rotavirus ed il vaccino PCV (Pneumococcal conjugate vaccine) contro la polmonite.