Ecco come cuocere il riso al vapore anche senza vaporiera, usando un metodo alternativo che dà ottimi risultati.
Il riso è uno dei cibi che, se cucinato al vapore, diventa una pietanza squisita e molto salutare anche senza nessun tipo di condimento. Per chi è amante del sushi, il riso in bianco e veramente una chicca, ma non serve andare ad un ristorante giapponese per poterlo mangiare tutte le volte che se ne ha voglia. La cottura del riso al vapore si può fare anche in casa, senza vaporiera.
No vaporiera? No problem!
Spesso uno dei motivi per cui si rinuncia a cucinare il riso al vapore in casa è la mancanza di vaporiera. La vaporiera è un tipo di pentola che consente di cucinare i cibi al vapore grazie ad una serie di strati dove si posizionano i cibi che, non venendo mai a contatto con l’acqua, vengono cotti solo grazie al vapore acqueo.
A volte le vaporiere possono essere costose, e non tutti hanno voglia di acquistarle. Vediamo quindi quali possono essere i metodi alternativi per cucinare il riso al vapore senza vaporiera.
Come cucinare il riso al vapore in un tegame
Innanzitutto la prima cosa da fare è non tenere i cibi in cottura sempre coperti. Se si apre anche solo per poco il coperchio si rischia di compromettere la cottura della pietanza.
Utilizzare delle semplice pentole con sopra un cestello in ferro è perfetto se volete cucinare al vapore dei cibi come la carne e le verdure, ma non è consigliabile per il riso perché i chicchi sono molto piccoli e rischiano di cadere nella pentola che contiene l’acqua. Dunque le soluzioni sono due: o la cottura nella pentola a pressione, oppure cuocere il riso in un tegame, una cottura “semi vapore”. Noi consigliamo questa seconda, ecco come:
Cottura del riso a vapore senza vaporiera
Quindi, proprio per il riso, esiste un metodo speciale senza vaporiera che, anche se non del tutto a vapore, consente di ottenere un risultato ottimale, che esalta il sapore del riso e ne conserva le proprietà nutrizionali.
E’ molto semplice e chiunque, senza nessun strumento particolare, può cimentarsi in questa cottura che definiamo “semi vapore”. Innanzitutto bisogna lavare il riso in una ciotola per ottenere un riso abbastanza sgranato. Dopo averlo sciacquato accuratamente mettetelo in un tegame e pareggiate il riso umido con le mani, in modo che risulti leggermente piatto ed uniforme. Dopodiché aggiungete dell’acqua e, per accertarvi che la quantità di acqua sia giusta, immergete una mano e versate l’acqua finché il mignolo non viene coperto.
Portate in ebollizione e chiudete il coperchio senza mai aprirlo per una decina di minuti al massimo. La cottura non è propriamente al vapore, perché il riso all’inizio è a contatto con l’acqua, ma il sapore è delizioso così come il risultato è praticamente lo stesso di quello che si potrebbe avere con una vaporiera. Provare per credere!
Perché cucinare al vapore
La cucina al vapore è famosa perché consente di conservare tutte le proprietà dei cibi e di essere ipocalorica, a differenza invece dei altri metodi di cottura che sono molto grassi e che non sono l’ideale per mantenere la ricchezza sia di sapore sia vitaminica o minerale degli alimenti.
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