Stipendi e guadagni in Vaticano. Il precedente papa guadagnava 2500 euro, Francesco zero. Ma ha a disposizione un grande patrimonio che arriva tramite le donazioni.
Sì, in teoria il papa ha diritto a uno stipendio. Oltre che rappresentante della Chiesa, è anche un capo di Stato, cioè lo Stato Vaticano, e come tutte le persone che ricoprono ruoli istituzionali può percepire un guadagno per il lavoro che compie. Diciamolo subito: papa Francesco ha rinunciato allo stipendio. Il suo guadagno mensile dunque è zero.
Il pontefice precedente, Ratzinger, aveva uno stipendio di circa 2500 euro, secondo quanto riportato dai giornali italiani nel 2014. Papa Francesco ha rinunciato a questo guadagno, tagliando inoltre numerose altre spese del Vaticano, cosa che gli ha provocato l’antipatia di alcuni e la simpatia di molti. Ma andiamo con ordine.
Lo stipendio del papa: quanto guadagna papa Francesco
Zero, l’abbiamo detto. Questo il guadagno mensile. Il papa avrebbe diritto a uno stipendio ma ha scelto, per sua volontà e probabilmente per dare un segnale forte alla comunità cattolica, di rinunciare. Si tratta comunque di una piccola cifra, inferiore, come vedremo, a quella percepita da molti cardinali. Il gesto dunque è senza dubbio simbolico, dando per scontato inoltre che un papa non dovrebbe avere interesse verso il denaro. Questo per quanto riguarda lo stipendio. Se invece parliamo di quanti soldi può disporre il papa, il discorso è diverso.
Quanti soldi ha il papa?
Quanto denaro ha di suo, su un suo conto personale, non è dato saperlo. Il papa è anche un uomo, e prima di essere eletto aveva tutto il diritto a possedere beni e denaro, oltre ad aver percepito una retribuzione per anni come sacerdote, come vescovo e come cardinale. Dunque quanti soldi abbia il papa è quasi impossibile saperlo, a meno che lui stesso non decida di dichiararlo. Possiamo invece sapere di quanto denaro può disporre papa Francesco, cioè i soldi che, tramite l’Obolo di San Pietro, il papa può decidere di usare come crede.
Una delle fonti principali è l’8xmille., la quota di imposta sui redditi soggetti IRPEF che lo Stato distribuisce tra lo Stato stesso e le varie chiese. La maggior parte va al Vaticano: un dato di qualche anno fa ci diceva che ben l’80% dell’8xmille finiva nelle casse vaticane. Un’altra fonte di entrate è il famoso Obolo di San Pietro. Molti l’avranno sentito nominare, altri no, ma merita un piccolo approfondimento.
Da dove arrivano i soldi del Vaticano
Gli stipendi dei preti vanno dai 1000 ai 1200 (il massimo) euro al mese. Dunque un sacerdote anziano può prendere al massimo 1200 euro che può utilizzare come vuole. I preti hanno inoltre una pensione. I vescovi invece, secondo cifre del 2014, possono guadagnare fino ai 3000 euro al mese e i cardinali fino ai 5000. Con l’arrivo di Francesco sono stati imposti molti tagli. Ricordiamo che il Vaticano non parla mai di “stipendi” ma di “remunerazione” o altri sinonimi. Ma la domanda è: questi soldi, da dove arrivano?
Il codice IBAN del Vaticano
E’ una “pratica molto antica che arriva fino ad oggi, come scritto proprio nel sito del Vaticano. Ovvero “la pratica di sostenere materialmente coloro che hanno la missione di annunciare il Vangelo, perché possano impegnarsi interamente nel loro ministero, prendendosi anche cura dei più bisognosi”, e risale addirittura alle origini del cristianesimo.
Un discorso a parte meriterebbe quello della banca vaticana, ovvero l’Istituto per le opere di religione, conosciuto come IOR. Un discorso però troppo complesso e che non è legato allo stipendio del papa. Riassumendo, il papa non percepisce alcun stipendio come papa. Ha probabilmente dei beni a suo nome, dato che prima di diventare papa era un uomo come gli altri – e un cardinale – e può disporre di cifre notevole tramite il fondo dell’Obolo di San Pietro, che però vengono usate per beneficenza, opere di carità , e spese di servizio
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secondo me non e giusto sia gli stipendi dei preti che dei vescovi e del cardinale dovrebbero essere uguali 1000 euro al mese