Spesso l’opera viene considerata come qualcosa di estremamente lontano dal nostro immaginario, ma se ci avviciniamo un po’ di più a questo mondo, potremmo finire per innamorarcene. In questo articolo consigliamo cinque celebri brani operistici per variare un po’ dalla solita musica che passa in radio e, perché no, per scoprire forse qualche appassionato che non sapeva di esserlo.
Che gelida manina. Aria resa famosa dall’interpretazione di mostri sacri come ad esempio Luciano Pavarotti e Placido Domingo, è tratta dall’opera La Bohème di Giacomo Puccini, in scena per la prima volta nel 1896. L’aria, dall’orchestrazione dolce ma intensa ed espressiva allo stesso tempo, tratteggia le emozioni dell’incontro tra i protagonisti dell’opera. Il poeta Rodolfo e la moritura Mimì si sfiorano per la prima volta la mano accompagnati da questo brano musicale immortale che descrive i primi guzzi di un innamoramento decisamente “romantico.
Nacqui all’affanno. Cavallo di battaglia di soprani e mezzosoprani, quest’aria è stata protagonista di recital e concerti anche della stessa Maria Callas. Brano in chiusura dell’opera di Gioachino Rossini “Cenerentola”, rappresentata per la prima volta nel 1817, è l’aria di emancipazione, dai toni scoppiettanti e dalle enormi difficoltà esecutive, che Angelina alias Cenerentola canta, finalmente sposa al suo amato Lindoro, rivolgendosi alle sorellastre e al padre soverchiatore.
Ecco qui una magistrale interpretazione di Cecilia Bartoli.
Ritorna vincitor!. Romanza famosissima dell’opera altrettanto famosa di Giuseppe Verdi, Aida. Quest’aria dallo stile eroico e solenne, viene intonata dalla primadonna, combattuta tra l’amore per il padre e quello per il suo innamorato, Radames. Etiope e prigioniera degli egizi, si innamora di colui che minaccia la sua famiglia e il suo popolo. Eroina coraggiosa e drammatica, l’opera di Verdi si conclude con il finale tragico per eccellenza: la morte dei due innamorati.
Deh vieni alla finestra. Chi non conosce la figura del Don Giovanni? Nella celeberrima opera di Wolgang Amadeus Mozart su libretto dell’italiano Lorenzo da Ponte, “Deh vieni alla finestra” è la serenata che Don Giovanni dedica ad una voluttuosa cameriera. L’accompagnamento delicato del mandolino conferisce a questa meravigliosa aria un alone di magica sospensione.
Dove sono i bei momenti. Sempre del grandissimo Mozart su testo del talentuoso Lorenzo da Ponte, quest’aria è tratta dall’opera “Nozze di Figaro” che, insieme a “Così fan tutte” e “Don Giovanni” costituisce la “trilogia” che ha reso particolarmente famosa la coppia vincente Mozart- da Ponte. Aria della contessa dai toni nostalgici e evanescenti, molto difficile anche per le voci più allenate per la tessitura molta acuta, conta una lunga schiera di grandi interpreti che hanno reso perfettamente il carattere nobile di questo meraviglioso brano musicale. Riportiamo qui la voce celestiale del soprano neozelandese Kiri Te Kanawa.
Vedi anche: Le grandi cantanti nere dell’opera