1993 – 2013: a 10 anni dalla “Solitudine esce il nuovo disco “20 – The Greatest Hits” che raccoglie il meglio della Pausini con inediti e duetti.
Venti brani in un doppio disco, un nuovo look al maschile firmato da Armani e tanta voglia di raccontarsi. Perché ora, finalmente, “sono una persona felice”. Presenta così Laura Pausini il suo best of “20 – The Greatest Hits” con il quale brinda al doppio decennio di carriera poche settimane prima di partire per l’ennesimo tour mondiale che si annundia già come un (a Milano e Roma fra l’8 e il 21 dicembre 2013).
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Laura da tempo non è più quella giovane cantante da piano bar che nel 1993 si affacciò timidamente dal balcone di Sanremo sul grande mare della musica italiana con “La solitudine“, primo dei tanti successi di una carriera che l’ha vista conquistare prima l’Italia e poi il mondo. E’ una donna matura, consapevole dei propri mezzi, appagata sia sul piano professionale che su quello privato. La nascita della figlia Paola, avuta con il compagno e e collega di palco Paolo Carta, è stato il completamento della vita di una persona a cui il successo non ha tolto un grammo di genuinità, facendole invece conquistare sicurezza e capacità di comunicare con il pubblico.
Il greatet hits riepiloga quanto fatto in vent’anni di musica, alternando hit storiche in nuove versioni (come “La solitudine” affidata all’arrangiamento di Ennio Morricone), duetti con Alejandro Sanz (“Vivimi”), Marc Anthony (“Le cose che vivi”) e Kylie Minogue. Con quest’ultima Laura interpreta il primo singolo “Limpido”, pop-ballad dal suono moderno che sta facendosi valere in classifica e conferma ancora una volta l’attitudine internazionale della cantante romagnola. La quale, durante la presentazione del disco avvenuta nei giorni scorsi a Milano, non ha dimenticato di raccontare le difficoltà degli inizi. Lei, giovanissima cantante di pianobar sulle orme del padre Fabrizio (anch’egli musicista), che si vede chiudere la porta in faccia al festival di Castrocaro e, dopo un momento di scoramento, non demorde, proprio grazie all’aiuto del papà. Fu lui infatti a iscriverla una prima volta a Sanremo Giovani, dove poi vinse nel 1993 per approdare al Festival. E da lì la stella di Laura non ha più smesso di brillare.