capsule collection
3 dicembre 2009 – di Valeria Castelli
Anagraficamente ha più di 80 anni… anche se, a guardarla bene, nessuno lo potrebbe indovinare. Insomma, ormai dal 1926 la petite robe noire ringiovanisce con il passare delle stagioni, e lo fa con un fascino davvero invidiabile.
Al punto che, per la prossima Primavera/Estate 2010, saranno Viktor & Rolf a dedicarle un’intera, nuovissima capsule collection: la Viktor & Rolf Black Dress. E se a dare nuova vita al più classico degli abitini neri è proprio quella coppia di designer che della stravaganza ha fatto la sua divisa di charme, allora varrà forse la pena fare qualche passo indietro. Perché sotto le mentite (e anglofone) spoglie della Little Black Dress vive un abito tutto francese, che deve le sue origini alla regina delle couturière: Coco Chanel.
Questo modello, divenuto subito un vero manifesto dello stile pratico di Mademoiselle, fondò inizialmente il proprio successo su silhouette minimal, create all’insegna di eleganza e versatilità. La mise giusta, al momento giusto. Perché il raffinatissimo rigore delle proposte Chanel si collocò infatti perfettamente in quel periodo di austerità pre & post bellica, che aveva visto (e richiesto) una forte semplificazione del costume femminile. Ma basterà aspettare qualche anno per vedere fiorire anche fra le creazioni della stilista una vena di estrema ricercatezza che, senza rinunciare alla semplicità, rimise in gioco i canoni dell’Alta Moda del tempo ispirando così molti celebri sarti negli anni seguenti. L’esempio più noto? Quello di Hubert de Givenchy, ovviamente, e di quel suo abito dalla linea squisita che, in Colazione da Tiffany, è ormai il simbolo di Audrey Hepburn e della sua posa sognante davanti alla vetrina della nota gioielleria. Una posa strategica che ci permette di assorbire, con un solo sguardo, la perfetta lavorazione di un modello dalla linea essenziale, esaltato solo da 3 lunghi fili di perle… il gioiello preferito da Chanel, ça va sans dire.
Sono queste le titolatissime origini di un outfit che, ancora oggi, continua a ispirare tutto il fashion system. E non solo: basta pensare alla neonata fragranza La Petite Robe Noire by Guerlain, sulla cui bottiglia è impresso uno schizzo del celebre abito realizzato, non a caso, da quel Didier Ludot che alla Petite Robe Noire ha dedicato un’omonima boutique, ora mecca del vintage parigino.
Milanese è invece “My Little Black Dress”, il défilé privato che Max Mara ha recentemente consacrato al suo capo-feticcio dell’Autunno/Inverno 09-10, dove più di 30 varianti hanno sfilato nello store di Corso Vittorio Emanuele.
Da qui, la strada è breve per arrivare a quell’ultima, originalissima celebration proposta dall’estroso duo di Anversa. La Viktor & Rolf Black Dress, infatti, si declina in 5 modelli che, dalla prossima estate, verranno proposti ogni stagione assecondando ispirazioni sempre differenti. Ma lasciamo la parola agli stilisti:
, Black beauty
«Che genere di donna potrebbe voler indossare queste creazioni? È stato questo il nostro primo interrogativo. Così, abbiamo deciso di focalizzarci sui particolari: un taglio originale, una silhouette vintage, l’applicazione di un decoro luminoso. Ogni modello svela l’indole segreta di 5 donne ideali, uscite dalla nostra immaginazione». Il risultato? Un carosello di stile davvero sorprendente
, Black hole
Dalla civettuola Black beauty, tutta pieghe e maxifiocco, si passa alle applicazioni di strass che illuminano la seducente Black dalia, per arrivare alla linea cocktail dell’intrigante Black rose, sottolineata da metri di tulle impalpabile. Dedicata alle appassionate di film Anni 50 è invece Black hole, esaltata da trasparenze e corpetto a cuore, mentre le più raffinate sognatrici non potranno fare a meno di amare Black dream, e l’apparente semplicità della sua cascata di volants.
, Black dream
Ma quando indossarlo? Da una colazione di lavoro al vernissage più esclusivo, passando per occasioni formali e cene fra amici…. Sì, è proprio il caso di dirlo: nel suo perenne rinnovarsi, una volta indossato questo capo senza tempo sarà davvero difficile da dimenticare.