Quasi una settimana di passerelle e una Fashion Week un po’ sottotono, quella newyorkese. Sarà la crisi economica o la mancanza di idee particolarmente brillanti ad aver fatto calare l’attenzione?
La buona notizia, comunque, è che la prossima primavera estate potremo riciclare diversi capi del guardaroba di quest’anno. E risparmiare anche un po’ sulle nuove collezioni. Il che non è male, visti i tempi e le previsioni poco rosee sul futuro.
Ha guardato avanti in questo senso Victoria Beckam, che accanto alla linea principale, un mix tra sport e glamour, ha lanciato una seconda linea smart price.
Tra le rivisitazioni, i pantaloni pinocchietto, con qualche nuova proporzione, indossati sulle mini giacche tagliate a caban proposte da Lacoste.
Custo Barcelona impressiona con nuove stampe tridimensionali; ancora e sempre paillettes……leit motiv per Diane Von Furstenberg, che riprende anche il suo famoso wrap dress con tasche e marsupi nascosti e propone tanti bermuda. In versione classica, ma anche morbidi e con lunghezze che arrivano fino al ginocchio.
Colori sempre al top. Ne è una prova Yohij Yamamoto per la linea Y-3, che accanto al nero e lancia il colore riconfermando rosso pomodoro, oliva, bianco ottico, verde Kelly, navy, giallo limone e cobalto. Tanto colore anche per Tory Burch che, ispirandosi a uno stile anni ’20, propone gonne corte, sotto il ginocchio o lunghe fino alla caviglia, lampone, corallo, rosa, tamarindo, peonia, giallo margherita, lavanda.
DKNY rilancia caftani, poncho e abiti dalle linee fluide, con sandali con zeppa, borse shopper oversize e a tracolla in coordinato con gli outfit.
Morbidissimi e sofisticati gli abiti lingerie lanciate da Calvin Klein, mentre Marc Jacobs punta su un tubino longuette in plastica trasparente e drappeggiata.
Evergreen anche le stampe ispirate all’Africa, ben interpretate da Edun, brand ethical fashion fondato da Bono e Ali Hewson con l’intento di offrire supporto ai paesi dell’Africa. I look sono giocati sui contrasti (abito corti davanti e lunghi dietro e sovrapposizioni di stampe eterogenee),realizzati in cotone e seta prodotti in maniera sostenibile.
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