La Crosta Lattea nel neonato: cosa è e come si cura

Curare la crosta lattea o dermatite seborroica del neonato è possibile , ecco come fare e quando invece è opportuno rivolgersi al pediatra

Dermatite seborroica del neonato

La Dermatite Seborroica, meglio conosciuta come “crosta lattea” non è altro che la comparsa di piccole crosticine di colore bianco giallastro sulla cute del bambino che generalmente scompaiono spontaneamente intorno al terzo mese di vita, in alcuni casi può ricomparire in maniera assai fastidiosa intorno all’undicesimo anno. La pelle appare squamata, leggermete ruvida al tatto, grassa e in rilievo.

Le croste si localizzano maggiormente nella zona delle sopracciglia, sulla fronte, sulle tempie e nel cuoio capelluto, in alcuni casi si estende anche dietro le orecchie e nelle zone inguinali, ascellari e sul collo.

Va detto che comunque la crosta lattea è un fenomeno ben tollerato dai bambini, non da nessun fastidio e non è un problema per la salute. Nelle forme lievi le crosticine si localizzano prevalentente nel cuoio capelluto, il fenomeno tende a scomparire entro il terzo/quarto mese di vita e la mamma può solamente lenire la presenza delle squame con piccoli accorgimenti:

Si consiglia di lavare la testolina del neonato con sostanze oleose, in modo molto delicato e senza strofinare. Si può passare del cotone imbevuto di olio di oliva o sostanze emollienti per facilitare il distacco, ed infine tamponare senza esercitare alcuna pressione per assorbilre l’eccesso di grasso prodotto dalla crosta. Una volta ammorbidite le crosticine, le squame possono essere facilmete asportabili con una spazzola molto morbida.

Se oltre alle crosticine, si presentano arrossamenti particolari, prima di improvvisare qualunque tipo di rimedio è sempre bene consultare il proprio pediatra.

 

 

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