Arrivano ottime notizie per chi cerca lavoro nell’ambito dell’amministrazione giudiziaria, infatti è stato indetto un concorso per realizzare nuove assunzioni in questo settore. In particolare il Ministero della Giustizia ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale un bando per il reclutamento di 2.329 nuovi funzionari giudiziari.
Questa iniziativa rientra in una più vasta serie di bandi proposti in vari settori nel 2019 e che mirano a perfezionare numerose nuove assunzioni. In questo articolo però poniamo il nostro focus su tutto ciò che c’è da sapere sul nuovo concorso per personale di giustizia.
Concorso Ministero della giustizia: le posizioni aperte
Questa nuova selezione ha lo scopo di inserire a tempo pieno e indeterminato 2.329 unità per il profilo di funzionario nel Ministero della Giustizia. Entrando nel dettaglio i posti disponibili sono così suddivisi:
- 242 funzionari per l’amministrazione destinati agli uffici giudiziari.
- 20 funzionari delle relazioni e dell’organizzazione in ruoli attinenti al dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
- 67 funzionari amministrativi in ruoli attinenti al dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.
In base a quanto riportato nel bando, il 30% di questi posti sono riservati in parte ai volontari in ferma breve e prefissata delle forze armate congedate non per demerito. In altra parte agli ufficiali di complemento in ferma biennale e a quelli in ferma prefissata senza demerito, nonché ai volontari in servizio permanente. La restante parte (il 70%) è “libera” da tale vincolo, ma la partecipazione a questo concorso richiede requisiti ben definiti, che analizziamo qui di seguito.
Requisiti per partecipare al concorso 2.329 funzionari giudiziari
Tutti coloro che sono interessati a partecipare alla selezione, devono essere in possesso, per ogni profilo richiesto, di: laurea, diploma di laurea o laurea specialistica e/o magistrale. In particolare il titolo di studio è richiesto in discipline quali Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche.
I candidati devono essere maggiorenni e possedere i requisiti di idoneità fisica per questo lavoro. Per quanto attiene alla cittadinanza, bisogna essere italiani o di un altro stato membro dell’Unione Europea o in alternativa cittadini di altri paesi con permesso di soggiorno.
Poi sono richieste qualità morali e relative al godimento dei diritti civili e politici. In altre parole non bisogna essere stati esclusi dall’elettorato attivo o essere stati precedentemente destituiti per insufficiente rendimento presso la pubblica amministrazione.
Infine, non bisogna aver riportato condanne di tipo penale e passate in giudicato con reati che implicano l’interdizione dai pubblici uffici. Una postilla è dedicata ai candidati di sesso maschile nati entro il 31 dicembre 1985, che devono essere in regola con l’obbligo di leva.
Come candidarsi al bando per funzionari amministrativi
Per poter prendere parte a questo concorso è necessario presentare la domanda e tutti i documenti esclusivamente in via telematica, sul sito concorsipersonale.giustizia.it.
Tale operazione deve essere effettuata entro 45 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta dell’annuncio, ossia il 9 settembre 2019. Questo seguendo le modalità indicate nell’avviso pubblico e nella guida disponibile per il compilare il modulo.
Terminata la registrazione con successo il sistema restituirà una ricevuta di invio, contenente il numero identificativo della domanda, la data e l’ora di presentazione. Il candidato dovrà salvare, stampare, conservare ed esibire tale documento all’atto dello svolgimento delle prove.
Una volta fatto questo, coloro che sono in possesso dei requisiti, accederanno alle prove previste, il cui esito determinerà l’assunzione o meno dei candidati. Chi supera questa selezione verrà inquadrato nell’area funzionale terza, fascia economica F1, nei ruoli del personale del Ministero della giustizia.
In cosa consiste il concorso giustizia amministrativa
Il concorso per personale di giustizia 2019 pone molta rilevanza sui titoli di studio in possesso dei candidati, ma soprattutto sulle diverse prove d’esame.
Infatti il suo iter prevede tre distinte fasi, utili a diluire il numero dei candidati e selezionare quelli realmente più adeguati. La prima prova è preselettiva, con domande a risposta multipla attinenti le materie di diritto amministrativo, diritto costituzionale e del lavoro. Vi sarà inoltre una parte attitudinale per la verifica delle capacità logico-matematiche del partecipante.
Si sottolinea che non devono sostenere la preselezione i candidati con percentuale di invalidità pari o superiore all’80%, accertata ai sensi della legge 104/1992.
Questa prima prova è propedeutica alla seconda, che è costituita da un esame scritto, dove si dovranno rispondere alle domande con adeguate argomentazioni. Infine, è previsto un colloquio orale finale da tenersi di fronte alla commissione di valutazione preposta.
Chi sarà in grado di superare con successo questi esami otterrà l’assunzione e un incarico rilevante presso il Ministero della giustizia del nostro paese. Si tratta insomma di un’occasione da cogliere la volo per chi è in cerca di un impiego o desidera migliorare la propria posizione lavorativa in questo modo.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web