Una novitร (finalmente) positiva. L’Unione Europea “costringe” l’Italia a mettersi al passo con gli altri paesi e dare valore al “saper fare”. Che significa? Che saranno valorizzate, certificate e riconosciute (in tutta Europa, Italia compresa) le competenze acquisite durante il lavoro. Al di lร del “pezzo di carta”.
I consigli di Isabella Labate, General Manager di Boston World, societร specializzata in formazione, servizi al lavoro e innovazione nello sviluppo delle risorse umane
C’รจ in atto una rivoluzione silenziosa e quasi nessuno ne รจ al corrente…
Questa volta la notizia รจ buona, anzi entusiasmante: L’Unione Europea ci “costringe” a stringere i tempi e a passare da un sistema di riconoscimento delle professioni basato sulle qualifiche, ad un sistema basato sulle competenze.
Potremmo dire da un sistema impostato sull’importanza del “pezzo di carta”, ad uno che valuta il “saper essere/saper fare”.
Cosa significa in pratica? Che se una persona ricopre un ruolo in azienda grazie all’esperienza acquisita nel tempo, ma senza il “pezzo di carta” che sancisce la sua conoscenza, potrร da ora in poi richiedere e ottenere una CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE con validitร regionale, nazionale ed Europea.
Il che vuole anche dire che se decide di trasferirsi in un altro Paese europeo le sarร automaticamente riconosciuta la competenza acquisita senza dover sostenere esami o test.
Ma pensate a cosa questo puรฒ significare per donne (e uomini) che hanno accumulato esperienze diverse ma non riconosciute formalmente, o che hanno dovuto lasciare il mondo del lavoro e ora vorrebbero rientrare. O per chi, ancora, deve ricostruirsi una carriera diversa da quella precedente per poter competere…
La portata del cambiamento รจ enorme. Il sistema Italia dovrร adeguare gli esistenti Quadri Regionali di Standard Professionali al Quadro Nazionale entro il 2010, e tutti i Quadri Nazionali dovranno allacciarsi espressamente al Quadro Europeo (European Qualification Framework) entro il 2012.
Dove poter richiedere certificazioni di competenze? Presso i centri accreditati per la formazione ed i servizi al lavoro della Regione Lombardia.
Per saperne di piรน basta cercare sui motori di ricerca: Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP)
Dott.ssa Isabella Labate
General Manager, Boston World
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se non fosse per una mia amica che mi ha consigliato di venire sul vostro sito, neppure io avrei mai saputo di questa “piccola/grande” rivoluzione silenziosa che spero cambi il modo di concepire il lavoro, ma che soprattutto valorizzi le persone che lavorano e che hanno grandi capacitร al di lร dei loro studi o di un semplice voto di diploma o di laurea… quindi grazie alla mia amica, ma soprattutto a voi che avete pubblicato questo articolo!!!
hai ragione astaf, anke io penso ke, se fatta bene, la certificazione delle competenze possa davvero cambiare la concezione del mondo del lavoro. Peccato che se non avessi letto quest’articolo non ne sarei venuta a conoscenza, e questo un pรฒ mi dispiace…non lo credi anche tu?
Sono davvero molto contenta che l’UE abbia “costretto l’Italia ad adeguarsi a questo regolamento. Infatti penso che la certificazione delle competenze, se eseguita nel modo giusto e, soprattutto se rispettata “in toto” possa avere un peso davvero notevole nel mondo del lavoro, sia italiano che estero… finalmente le persone si libereranno dall’incubo del “pezzo di carta” e saranno giudicate per quello che realmente sanno fare e di cui appunto hanno competenza!