Aprire la partita Iva oggi è una necessità , ma conviene o non conviene? Costi, tempi e requisiti per l’apertura della partita IVA ordinaria e forfettaria
In questi anni complicati a livello lavorativo in Italia, sono molte le donne e gli uomini ad essere diventati lavoratori autonomi, alcuni per scelta, altri per mancanza di alternative.
Mettersi in proprio e aprire la partita iva può risultare vantaggioso o svantaggioso, a seconda delle proprie esigenze personali e della tipologia scelta. Infatti, oltre alla partita iva ordinaria esiste anche il cosiddetto regime forfettario (ex regime di minimi), che possiede determinate peculiarità .
Vediamo dunque di capire quanto conviene questo regime, ma prima come fare per aprire una partita Iva.
Vedi anche: Come calcolare la percentuale Iva da mettere in fattura
Come aprire la partita iva
Per perfezionare questa operazione bisogna riempire il modulo per le imprese individuali e lavoratori autonomi, presente anche sul portale dell’agenzia delle Entrate. A tal fine bisogna utilizzare il modello AA9-12, da presentare entro 30 giorni dalla data di inizio attività all’ufficio più vicino dell’agenzia.
Il modello indicato è composto da riquadri in cui vanno indicati:
- i dati del titolare di Partita IVA.
- Il proprio codice ATECO, che consente di individuare l’attività svolta.
- I soggetti depositari dei documenti.
- Eventuali ulteriori attività espletate.
Chi intende beneficiare del regime forfettario, dovrà specificarlo nel momento in cui compila la richiesta per l’attribuzione del numero della partita iva. In particolare bisognerà barrare l’apposita casella, presente nel quadro B del modulo.
Inoltre, ai fini INPS deve essere presentata la comunicazione per l’apertura della posizione contributiva dell’intestatario della partita iva.
Quanto costa aprire una partita iva
Per chi è in grado di svolgere questa operazione autonomamente, i costi di apertura di una partita iva forfettaria sono pari a zero. Tuttavia, per chi non vuole assumere rischi di commettere errori e ritrovarsi poi a pagarne le conseguenze, anche in termini economici, il consiglio è quello di rivolgersi ad un commercialista.
Ovviamente in quest’ultimo caso dovrete sostenere il pagamento delle sue prestazioni, con la somma che varia in base a quanto richiesto dal professionista a cui vi rivolgete.
Requisiti partita iva regime forfettario
Per godere della tassazione agevolata (del 15 o del 5% a seconda dei casi), tale regime richiede di rispettare i seguenti requisiti:
- il possesso di un fatturato massimo fino a 65.000 euro.
- avere un reddito lordo da dipendente (o assimilato) o da pensionato non superiore a 30.000 €.
- Avere spese per il personale non superiori a 20.000 euro.
A chi conviene la partita iva col regime forfettario?
Sicuramente risulta vantaggioso per chi possiede poche detrazioni e ridotti costi da scaricare, dal momento che l’iva è indetraibile. Inoltre la tassazione, pari al 15% (al 5% per chi avvia un’attività nei primi 5 anni) consente di sicuro un risparmio sulle somme da versare allo stato.
In secondo luogo ai professionisti e ai lavoratori autonomi che possiedono come clienti i privati. Infatti, non dovendo aggiungere l’Iva sulla fattura, potranno proporre costi più concorrenziali rispetto agli altri professionisti che possiedono il regime ordinario. Inoltre, anche per il 2020 questo regime non prevede l’obbligo della fatturazione elettronica.
Esso conviene anche a chi possiede altri redditi (ad esempio da lavoro dipendente), per tenere separate le due attività e le relative tassazioni.
Tuttavia, bisogna ricordare che non sempre tale regime conviene, infatti per chi ha parecchie detrazioni d’imposta è preferibile la tassazione ordinaria.
Insomma, tutte le caratteristiche qui elencate rendono l’apertura di questa tipologia di partita iva un’opzione appetibile per i liberi professionisti. Per continuare ad avere notizie a riguardo e sul tema lavoro donne e economia, vi invitiamo a leggere le ultimissime news su Donne sul Web
Vedi anche:
- Tipi di partita Iva
- Flat tax partite Iva 2020
- Come fare la certificazione delle ritenute
- Società cooperativa vantaggi
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web