Trasferirsi all’estero talvolta ripaga, e bene. Per quanto possa comportare non pochi sacrifici, in alcuni Stati del mondo gli expat hanno dei buoni stipendi annuali. Vediamo quali sono i paesi dov’è più facile trovare un lavoro ben remunerato. Il primo posto è molto vicino a noi…
Quali sono i migliori paesi per espatriare? Sono sempre di più i giovani, e non solo, che decidono di tentare la fortuna in qualche paese straniero. A volte va male, tante volte va bene. Lo dimostra il gruppo bancario HSBC, che ha effettuato uno studio sui paesi in cui, per uno straniero, è più facile trovare un lavoro ben pagato. La ricerca della HSBC si è basata sulle testimonianze di 27.000 espatriati di quasi duecento Stati del mondo, chiedendo loro informazioni sulla qualità della vita nel paese in cui sono emigrati. Sulla base delle risposte, l’istituto di credito londinese ha redatto una lista di 10 paesi in cui, secondo chi ci vive da espatriato, è possibile vivere una vita dignitosa, avere un buon lavoro che offra possibilità di carriera, un buono stipendio e contemporaneamente il tempo per poter mettere su famiglia.
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Al primo posto svetta la Svizzera, con uno stipendio annuale per un expat pari a 188.275 dollari. Le verdi montagne di questo affascinante Paese catturano la fantasia di molti, e certo non lasciano insoddisfatti. Per il secondo anno di seguito infatti, la Svizzera è la meta preferita di molti in cerca di fortuna, e a quanto pare non disattende le aspettative, offrendo eccellenti possibilità di carriera.
La Germania, si sa, è la Ferrari d’Europa. Al top in moltissimi ambiti, anche sull’offerta lavorativa per gli expat primeggia incontestata, piazzandosi al secondo posto della lista. Inoltre, il mondo lavorativo tedesco è particolarmente innovativo e dinamico, e non mancano le occasioni per acquisire nuove ed utili capacità.
Con una retribuzione di 84.802 dollari annuali di media, al terzo posto compare una paese scandinavo, la Svezia. Il Nord Europa è all’avanguardia su moltissime cose, ed è famoso per avere una qualità della vita molto alta. Lo confermano coloro che vi si trasferiscono per cercare nuove opportunità di lavoro, facendo così guadagnare alla Svezia la medaglia di bronzo dell’elenco dell’HSBC.
I ricchissimi Emirati Arabi Uniti sono invece appena fuori dal podio, seguiti al quinto posto da un altro Stato della Scandinavia, la glaciale Norvegia. La Norvegia è inoltre uno dei Paesi che garantisce un buon equilibrio casa-lavoro, sarebbe a dire che chi ha un buon lavoro non deve per forza rinunciare ad avere una famiglia, anzi.
Singapore è al sesto posto, e gli emigrati possono qui arrivare a guadagnare, in media, 138.641 dollari annuali. A differenza però di altri Paesi, nell’isola asiatica il lavoro sembra assorbire tutte le energie di chi ci vive. Il tempo per la famiglia sembra infatti essere davvero poco.
Molto amata è invece l’Austria che, anche se con retribuzioni inferiori, garantisce benessere e felicità ai suoi expat. All’ottavo posto ricompare ancora l’Asia.
Lo Stato di Hong Kong trabocca di espatriati in carriera, anche se la qualità della vita, nonostante gli stipendi, rimane bassa.
Il Regno Unito si piazza in penultima posizione, offrendo posti di lavoro stimolanti all’insegna della modernità e dell’innovazione, mentre al decimo posto chiude la lista il Bahrain, con uno stipendio annuale medio di 98.622 dollari.
Neanche una parola sull’Italia, che è ben lontana dall’essere un paese pronto ad accogliere espatriati e soprattutto ad offrire posti di lavoro ben pagati.
Una precisazione: cosa si intende per expat, cioè espatriati? E’ ormai usato come sinonimo di immigrato, ma non si intende esattamente la stessa cosa. Per il dizionario è chiunque “abbia lasciato la patria per un lungo periodo o per sempre”, ma nei quotidiani anglosassoni il termine viene usato soprattutto con riferimento a chi si sposta per motivi lavorativi. Non sempre per cercare lavoro, ma spesso
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