Il 29% degli italiani, ossia 15 milioni di persone sopra i 15 anni, non si fida delle banche e preferisce tenersi i soldi in casa, pagando all’occorrenza in contanti piuttosto che servirsi di conti correnti o carte di credito.
Un dato, questo rilevato dalla Cgia di Mestre, che colloca il nostro paese al primo posto, in termini numerici e al terzo in percentuale, tra i paesi europei.
Nessun altro paese continentale, infatti, può contare su un numero così alto di cittadini che non possiede alcun rapporto con gli istituti di credito.
Secondo il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, questo “record” – è riconducibile a ragioni storiche e culturali ancora molto diffuse in alcune aree e fasce sociali del nostro Paese. Non possiamo disconoscere, ad esempio, che molte persone di una certa età e con un livello di scolarizzazione molto basso preferiscono ancora adesso tenere i soldi in casa, anzi ché affidarli ad una banca”.
Lo studio, realizzato su dati della Commissione europea che ha monitorato quanti cittadini europei con più di 15 anni di età non dispongono di un contro corrente bancario, ha rilevato che dietro l’Italia c’è la Romania, con poco più di 9.860.000 persone (55% dei romeni) e la Polonia, con poco meno di 9.700.000 persone (pari al 30%). Il divario con Francia e Regno Unito è abissale, i cosiddetti ‘unbanked’ sono in entrambi i Paesi poco più di un milione e mezzo (pari al 3% della popolazione con più di 15 anni). In Germania, invece, la soglia si abbassa a poco più di un milione e quattrocentomila persone (pari al 2%).