In soli 5 anni il numero degli italiani in povertà assoluta è raddoppiato: è passato da da 2,4 milioni a 4,8 milioni. Ovvero quasi 5 milioni di persone. Sono dati diffusi dalla Corte dei Conti che confermano le stime di istituti di ricerca come l’Eurispes. Le famiglie che soffrono al di sotto della soglia di povertà sono invece 2 milioni e mezzo, cioè 8 milioni di italiani.
Cosa vuol dire povertà assoluta
E’ la condizione peggiore, quella dove un cittadino non dispone con costanza delle necessità primarie, cioè cibo, casa, vestiti, ovvero gli elementi essenziali per una vita accettabile. Si stima che nella sola città di Roma ci siano 30mila minorenni che vivono in condizioni di povertà assoluta: una piccola cittadina di invisibili che non hanno accesso a quel paniere di beni e servizi che la maggior parte di noi danno per scontati.
Poveri e quasi poveri
Ci sono poi gli italiani che vivono di poco al di sopra della soglia di povertà , anche loro circa 8 milioni: sono quelli non ancora ufficialmente poveri ma che potrebbero diventarlo a breve. I dati, lo sappiamo, dicono che chi perde il lavoro fatica a trovarne un altro e in molte situazioni questo significa andare dritti verso la povertà . Anche in questo caso spesso i più colpiti sono proprio i giovani. Sempre prendendo come riferimento la città di Roma, si stima che siano 100mila i minori che vivono ai limiti della povertà .
Il Sud povero
Si conferma la tendenza che vede la povertà più diffusa al sud: è qui che risiede quasi la metà dei poveri assoluti. Anche la classifica Istat del 2013 (con dati relativi al 2011) sulle regioni più ricche d’Italia – cioè quelle con il più alto reddito medio – vede le regioni meridionali tra le più povere, con l’ultimo posto occupato dalla Calabria.
Ma la crisi c’è anche nelle regioni ricche
Ma i disagi economici arrivano anche dove non te l’aspetteresti: ad esempio in regioni notoriamente ricche come l’Emilia-Romagna, dove la povertà in aumento colpisce in particolare i giovani. E i poveri sono in aumento anche in altri paesi europei: secondo i dati della Croce Rossa aumentano anche in Francia e Spagna, ma anche in nazioni come la Danimarca e la Svezia.
Non sono solo numeri
“Si tratta di una vera e propria bomba sociale che potrebbe esplodere in qualsiasi momento” afferma il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara commentando i dati diffusi dalla Corte dei Conti. E’ evidente che le misure prese dai governi non sono ancora sufficienti: leggiamo quotidianamente dati sull’allarme povertà , ma come ogni allarme, dopo un po’, non sembra fare più effetto. Eppure, come ricordava Joseph Wresinski, fondatore del ATD Fourth World, “ovunque ci siano uomini e donne che sono condannati a vivere in uno stato di estrema povertà , c’è una violazione dei diritti umani”.
Mi piace il titolo , ma mi pongo una domanda : questi dati da dove li prendono?