Quali sono le detrazioni 2017 previste per i figli e i familiari a carico? Quali i massimali e gli importi che si possono scalare dalle tasse? Guida facile e completa.
Ci sono importanti detrazioni previste per i familiari a carico (figli, coniugi, familiari conviventi) ed è utile conoscerle per portarle in dichiarazione dei redditi o riceverle direttamente nella busta paga.
Chi sono i familiari a carico?
I familiari a carico sono di due tipologie: conviventi e non conviventi.
I familiari a carico conviventi possono essere:
- figli e nipoti a prescindere dalla loro età , quindi si possono effettuare detrazioni anche di figli a carico maggiorenni purché rientrino nei limiti di reddito annuali (vedi sotto),
- mogli, mariti o conviventi, compresi quelli che hanno sottoscritto unioni civili tra persone dello stesso sesso,
- genitori (sia naturali che non naturali),
- suoceri,
- fratelli, anche se solo di un genitore comune,
- nonni,
- mogli o mariti separati legalmente.
I familiari a carico possono essere anche non conviventi e con residenza fuori dai confini nazionali. In questo caso devono essere:
- figli, compresi quelli adottivi o in affidamento,
- coniugi purché non separati legalmente.
A quanto deve ammontare il reddito massimo dei familiari a carico?
Sono considerati a carico i familiari che abbiano un massimale di reddito che non sia superiore ai 2840 euro l’anno. In tale reddito rientrano non solo redditi da lavoro dipendente o autonomo ma anche eventuali guadagni derivanti da locazioni.
A quanto ammontano le detrazioni per i figli?
Si possono portare in detrazione nel 2017 un massimo di 950 euro per figlio (che scendono a 220 euro a figlio se il bambino è sotto i 3 anni).
Se si hanno più di 3 figli si possono detrarre 1170 euro a figlio. Se il figlio ha patologie gravi e disabilità si detraggono 1350 euro. Se i figli a carico sono 4 si aggiunge una detrazione ulteriore di 1200 euro all’anno (una tantum).
E le detrazioni per familiari e coniugi?
Per quanto riguarda i coniugi e gli altri familiari la detrazione è proporzionale al reddito familiare. Il calcolo non è semplicissimo ed è meglio farsi aiutare dal vostro ufficio paghe, da un patronato o un commercialista se si vuole avere un controllo e un quadro preciso della detrazione.
Quale dei due genitori usufruisce delle detrazioni 2017 per i figli?
Solitamente si divide la detrazione al 50% tra i due genitori ma se i genitori si accordano possono far detrarre tutto solo a uno di loro (quello che ha il reddito più alto). Se i genitori sono separati o divorziati può effettuare la detrazione il genitore che riceve i figli in affidamento esclusivo. Se invece si è in presenza di affidamento congiunto o condiviso si torna al 50% di detrazione per ognuno dei genitori. Se uno dei due coniugi è a carico dell’altro la detrazione per i figli spetta chiaramente al coniuge contribuente.
Come vengono fatte le detrazioni?
Le detrazioni sono fatte direttamente in busta paga (in sostanza si paga meno Irpef, la quota di tasse che il datore di lavoro già ci scala dal lordo), quindi otterremo uno stipendio netto un poco più elevato. Per quanto riguarda gli autonomi e le partite iva le detrazioni si possono effettuare scalando dalla tassazione da pagare, direttamente nella dichiarazione dei redditi 2017 (relativa all’anno 2016).