Come richiedere al vostro comune gli aiuti per gli affitti 2017?
L’affitto di casa è spesso una spesa molto pesante per le famiglie, in particolare quelle con figli piccoli che già devono affrontare altri costi e per chi ha un solo reddito che entra nel bilancio familiare. I contributi per l’affitto possono aiutare sia famiglie in difficoltà, sia, come vedremo, giovani che vogliono lasciare il tetto di casa ma hanno difficoltà a pagare l’affitto. Ecco cosa c’è da sapere.
Come accedere al fondo per gli affitti 2017
Il Fondo per la morosità incolpevole 2017 è stato istituito presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e durerà fino al 2020: interviene nei casi di alloggi sotto sfratto ed è riservato ai comuni con alta percentuale di sfratti in corso (denominati “comuni ad alta tensione abitativa”: l’elenco si trova sui siti di Confedilizia e dei sindacati degli affittuari come Unioneinquilini, Sicet, Sunia).
Il fondo è nazionale ma i benefit sono gestiti a livello locale dalle regioni e dai comuni che emettono gli specifici bandi e stilano le graduatorie di accesso.
Quali sono i requisiti per accedere al Fondo per morosità incolpevole 2017?
Occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Reddito familiare Isee inferiore a 26 mila euro all’anno.
- Perdita del lavoro per licenziamento o semplice riduzione del lavoro, cassa integrazione ordinaria o straordinaria; cessazione di attività libero-professionali derivanti da causa di forza maggiore; malattia grave o infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare.
- Non possedere immobili di proprietà o anche in semplice usufrutto nella provincia in cui si ha la locazione.
- Avere ricevuto un atto di sfratto per morosità di un immobile locato in maniera regolare, cioè con valido contratto di affitto.
- Essere cittadini italiani o dell’Unione europea. Se si è cittadini extracomunitari è necessario avere un regolare permesso di soggiorno.
- Sono stabiliti come criteri di priorità nelle graduatorie di erogazione avere a carico nel nucleo famigliare minori o invalidi.
A quanto ammonta il contributo per l’affitto?
Per la morosità incolpevole si può ricevere un totale massimo di 8.000 euro i quali possono essere dati:
- al proprietario se rinuncia allo sfratto (si ottiene come contributo la quota corrispondente alle rate di affitto non pagate);
- al proprietario se differisce lo sfratto (in questo caso vengono versati come aiuto le mensilità interessate dal differimento dello sfratto);
- se si formalizza un nuovo contratto di locazione per un alloggio diverso da quello sotto sfratto (in questo caso si ricevono 3 mensilità di affitto).
Come presentare le domande?
La domanda per tutti i contributi per l’affitto 2017 vanno presentata al comune di appartenenza: va prima constatato se è attivo un bando aperto, per farlo basta rivolgersi agli appositi sportelli.
Si passa dall’Ufficio Relazioni con il pubblico (Urp), quando presente, che vi invierà all’ufficio competente. Oppure si va direttamente, nei comuni più piccoli, dall’assessore alle politiche famigliari o si chiede all’ufficio anagrafe che saprà correttamente indirizzare.
Cercando in rete si trovano facilmente info relative alle varie regioni: la regione Lombardia, ad esempio, ha destinato da metà 2016 quasi 6 milioni di euro per (previste) 5000 famiglie, in 155 comuni ad alta tensione abitativa.
In qualche regione (ad esempio le Marche o la Toscana) e in alcuni comuni, oltre al fondo per le morosità sono previsti anche aiuti di sostegno diretto al pagamento degli affitti per le famiglie con condizioni economiche più disagiate o per i giovani under 34 che vengono agevolati a lasciare il nucleo famigliare d’origine.