Alitalia avviata all’amministrazione straordinaria? Ci sono rischi concreti di cancellazioni o di perdere i soldi per biglietti già acquistati? Le ultime news.
La situazione di Alitalia è sempre più precaria. Passata negli anni da una possibile vendita ad Air-France Klm, ceduta poi ai privati italiani con la creazione di una bad company piena di debiti (che lo stato si è accollati), venduta a metà ad Etihad (con nuovo accollo di debiti da parte dello stato) non è mai uscita dalla sua crisi di redditività . Sono anni che la compagnia di bandiera è sulle corde e nelle ultime settimane la situazione è ulteriormente precipitata.
I lavoratori bocciano il piano sindacati-azienda-governo
Amministrazione straordinaria, commissariamento: dopo che i lavoratori, tramite referendum, hanno bocciato il piano industriale che prevedeva un taglio del costo del lavoro queste sono le ipotesi più probabili sul tavolo.
Attualmente l’azienda è a corto di liquidità e un prestito-ponte da parte dello stato (che sarebbe da restituire) è quesi scontato, sempre che passi il vaglio europeo e non si configuri come aiuto di stato. Si è parlato di 400 milioni di euro ma potrebbero non essere sufficienti, si è anche ventilato un secondo piano industriale con tagli ancora più radicali per un possibile tentativo di vendita di una compagnia più snella ad un altro vettore europeo (il nome di Lufthansa è quello più papabile).
Quindi, se andiamo in estrema sintesi: i prossimi mesi dovrebbero essere garantiti dalla copertura del prestito statale con una possibile amministrazione straordinaria che dovrebbe concludersi in 6 mesi con tre successive ipotesi:
- si trova un nuovo acquirente,
- si effettua una vendita parziale,
- si arriva alla liquidazione.
Impossibile la statalizzazione, se non si trovassero dunque nuovi investitori si aprirebbero le porte di una pesantissima liquidazione, con conseguenze enormi per gli oltre 12 mila dipendenti e per gli utenti. Si dovrebbe procedere a vendere a saldo i beni della compagnia, pezzo per pezzo, rimettendoci sicuramente in capitale materiale e umano.
Alitalia vs Ryanair: un confronto impietoso
Per capire un po’ meglio: veniamo ad un confronto tra Alitalia a il suo maggiore competitor nazionale, la low cost Ryanair. Alitalia ha 12.428 dipendenti e trasporta 22,1 milioni di persone. Ryanair ha 10.926 dipendenti e trasporta 106,4 milioni di passeggeri. Il raffronto è impietoso e mostra quanto la capacità di riempire gli aeromobili e di vendere biglietti sia nettamente a favore di Ryanair.
Per altro ci sarebbe da fare un’altra domanda: agli italiani, intesi come viaggiatori e utenti aeroportuali, interessa avere una compagnia di bandiera o interessa avere il maggior numero di collegamenti al minor prezzo? La questione Alitalia dovrebbe cioè essere spostata dal piano politico-propagandistico, dove è rimasta per troppo tempo, e tornare sul piano economico e del servizio migliore erogabile.
Cosa rischia chi ha già in mano un biglietto aereo Alitalia?
Prima di tutto: ad ora il sito di Alitalia e le biglietterie “fisiche” sono normalmente funzionanti, quindi non c’è alcun problema per l’acquisto di tratte aeree.
Il problema nasce in prospettiva futura: c’è il rischio concreto di vedere i propri biglietti andare perduti, magari nel periodo di vacanza? Alitalia entrerà , molto probabilmente, in amministrazione straordinaria: lo scopo di questa forma di gestione è quella di garantire il più possibile l’operatività , anche al fine di aumentare gli introiti per una possibile futura liquidazione. Quindi nel breve periodo non ci dovrebbero (il condizionale è obbligatorio) essere rischi mentre forse ce ne saranno sul medio-lungo per chi ha già acquistato titoli di volo.
L’Enac ha chiarito che la licenza di volo ad Alitalia sarà concessa con autorizzazioni temporanee date mese per mese. Senza queste autorizzazioni Alitalia non potrebbe materialmente volare. Nel malaugurato caso in cui Enac togliesse la licenza chi è in possesso di biglietti Alitalia entrerebbe nella larga schiera dei creditori della compagnia e dovrebbe far valere il suo titolo creditorio in sede di liquidazione (e qui avrebbe scarsissime possibilità di recupero visti i debiti e le dinamiche di prelazione previste dalla Legge).
Questa è un’eventualità che tutti cercano di scongiurare ma purtroppo il circolo vizioso psicologico è abbastanza naturale: più aumentano le preoccupazioni sul futuro della compagnia, più la gente tende a comprare voli da altri vettori, con ovvie conseguenze sugli incassi della compagnia stessa. Per questa ragione qualche viaggiatore che ha acquistato voli sull’autunno con tariffa non bloccata potrebbe pensare ad un rimborso preventivo per comprare da compagnie più “sicure”.
Rischio cancellazioni?
Si legge di preoccupazioni per possibili cancellazioni: i voli con meno passeggeri e meno prenotazioni potrebbero essere sacrificati per motivi di costi: si tratta delle tratte nella fascia oraria meno richiesta, indicativamente quella del pranzo, tra le 11 e le 15-16, in particolare per i giorni infrasettimanali e dove è forte la concorrenza delle low cost.
E se Alitalia fallisse prima del viaggio di ritorno?
In caso di sospensione del servizio per ritiro della licenza l’utente dovrebbe riposizionare il viaggio a sue spese.
Caso diverso per la cancellazione dove la compagnia dovrebbe garantire un altro volo e assicurare pasti, soggiorno e spese di spostamento se il volo riprogrammato è nei giorni successivi (o un rimborso nel caso in cui il passeggero optasse per rientrare con altre compagnie).
Programma Millemiglia e card fedeltÃ
In caso di stop di Alitalia chiaramente tutti i benefici previsti dalle carte fedeltà andrebbero ad interrompersi, salvo acquisto da parte di altri vettori e continuazione dell’attività che preveda anche la prosecuzione di tali forme di scontistica.