Chi è Paola Sulpizio?
Una fotografa con 19 anni di esperienza. Ho iniziato frequentando l’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma, dove mi sono diplomata in fotografia e durante gli studi sono diventata assistente di studio di due dei miei professori. Poi ho aperto uno studio fotografico in provincia di Caserta che ho successivamente chiuso per trasferirmi a Bracciano ed ora sono freelance.
Cosa significa essere una fotografa?
Essere una fotografa non è facile. Dico sempre che fotografi si nasce, non si diventa, questo perché il fotografo deve avere una particolare sensibilità , conoscere la luce ( perché la foto è luce! ), deve avere pazienza, saper aspettare il momento giusto, rendere speciali anche i soggetti o i momenti a prima vista poco interessanti.
Che cos’è per te fotografare?
Fotografare significa mettermi a nudo, esprimere me stessa, essere libera! Penso sia uno dei mestieri più belli, proprio perché fai ogni giorno qualcosa di diverso, vedi posti incredibili, conosci sempre gente nuova, insomma… ti apre la mente!
Perché fai la fotografa?
La forza trainante è la passione. Il mondo fotografico sta attraversando un periodo di grande difficoltà , perché grazie al digitale è diventato molto semplice scattare una foto. Tutti possono farlo, ma la differenza con un fotoamatore è che noi professionisti offriamo “idee”, non semplicemente uno scatto ed è la qualità che offro che mi consente di vivere del mio meraviglioso mestiere.
E’ vero che le donne sono pagate meno degli uomini?
Si è verissimo, ma penso che in Italia nessuna categoria, ahimè, possa vantare il contrario!
Quali sono gli ostacoli che incontri quotidianamente?
Beh, ovviamente il fatto di essere donna non è certo un vantaggio in questo campo, è ancora un mondo prettamente maschile, perciò noi donne facciamo molta fatica a guadagnarci il rispetto e la giusta considerazione, ma sai oramai sono abituata ed il fatto di essere invecchiata per me è una fortuna, perché quand’ero più ragazzina avevo meno chance. Ora invece ho più esperienza non solo come fotografa, ma faccio leva sulle mie capacità interlocutorie e sulla mia professionalità , che ovviamente si sono perfezionate strada facendo.
Cosa ti spinge a continuare?
Non potrei fare un altro lavoro, qualche anno fa ho provato a collaborare come grafica per due riviste, è stata un’esperienza che mi ha maturato molto, ho capito che se non volevo “spegnermi” dovevo fuggire e tornare a fare solo la fotografa, ho bisogno dei miei spazi, ma soprattutto ho bisogno dell’imprevedibile, della novità , la routine mi logora e mi deprime.
Perché sei una fotografa freelance?
Essere una fotografa freelance mi permette di non legarmi ad un luogo, per me lo studio è sempre stato un vincolo, perciò quando mi sono trasferita ho deciso di non aprirne un altro. Una volta un cameraman mi disse che il termine freelance è sinonimo di ” yes-man” cioè uno che deve dire sempre si, mi fece molto ridere, in realtà aveva ragione, noi in alcuni periodi dell’anno non possiamo permetterci di rifiutare certi lavori, perciò ci capita di lavorare anche 15/16 ore al giorno ed anche durante i festivi.
Dove va il mercato della fotografia?
Non so dove vada il mercato, ti posso dire che il digitale ha aperto infinite possibilità creative e di lavoro, tutti i fotografi, ma soprattutto quelli freelance come me, devono costantemente inventarsi il lavoro, essere propositivi, sperimentare nuove opportunità , tecniche, attrezzature, tenersi sempre aggiornati sia con le macchine fotografiche che con i software, altrimenti si è fuori dal mercato.
Qual è il ruolo della fotografia oggi?
L’immagine è tutto! Senza la fotografia è impensabile poter comunicare qualcosa. Prova a pensare ad un giornale o un sito web senza foto, pensi che qualcuno li leggerebbe? Ovviamente no! E’ dimostrato che la maggior parte di noi legge un articolo solo se è attratto dalla foto. Inoltre una bella foto rimane impressa nella mente delle persone molto più di mille parole. La foto giusta è quella che ti fa capire il concetto in un solo scatto, pensa per esempio alle foto di Paolo Pellegrin oppure a quelle di Oliviero Toscani.
E’ importante conoscere la tecnica ed avere un’attrezzatura adeguata?
Un professionista deve conoscere la tecnica fotografica e la propria attrezzatura per poter offrire sempre delle foto giuste, siano esse descrittive o creative, altrimenti sei uno che fotografa a “fortuna” perciò non sei un professionista!
Pensi di essere più creativa o tecnica?
Per me la creatività è tutto ciò che devi esprimere con una grande tecnica, le due cose devono andare di pari passo, onestamente non sta a me giudicare il mio lavoro, posso semplicemente dirti che sono in continua evoluzione, perciò spero di migliorare sempre di più.
La tua esperienza come fotografa è positiva o negativa?
Beh, è un lavoro che amo perciò è positiva, anche se conduco una vita molto frenetica e sempre sul filo del rasoio.
Cosa vorresti dire alle nuove leve?
Ti dirò: mi sento tanto “nuova leva” anch’io. Perciò consiglio agli altri quello che ripeto a me stessa ogni giorno: Ce la puoi fare se lo vuoi veramente!
Cosa è più importante per essere un buon fotografo?
Bisogna avere determinazione, coraggio ed intraprendenza e non guasta nemmeno un pizzico di fortuna!
Antonio Amati fa parte della nostra redazione dove lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università .
ESSERE UNA FOTOGRAFA , LO HAI DESCRITTO TU IN UN MODO ECCEZZIONALE E COME SOLO TU SAI FARE, NOI INVECE POSSIAMO DIRE CHE DONNE COME TE NON NASCONO TUTTI I GIORNI.
SEI GRANDE, FANTASTICA COME FOTOGRAFA, MA ANCORA DI PIU COME AMICA. STUPENDA.
TI VOGLIAMO UN MONDO DI BENE, UMBERTO, GIULIA E LA PICCOLA SOFIA
Una grande determinazione unita al talento ed alla passione ti può aprire le porte del successo in tutti i campi, tu possiedi tutto questo perciò vai avanti per la tua strada e se qualcuno giudica le tue capacità solo in virtù del tuo essere donna, si ricrederà con i fatti.
La tua sensibilità e la tua professionalità si denotano dai tuoi scatti, basta vedere il tuo sito.
Grande Paola , complimenti
Un’intervista ricca di spunti e contenuti che denota un’alta professionalita’ e passione per la fotografia. Che Dio sempre ti guidi e ti conservi con la medesima serenita’ con la quale scrivi queste righe.
😉 carissima …duc in altum….
Bravissima!
Seria, professionale ed umile al punto giusto!
Hai reso in poche parole quello che sei e come sempre ti ammiro per questo.
Complimenti.
Baci
Marcella
Grande Paola, sei riuscita in poche parole a spiegare cosa vuol dire vivere di fotografia. Dimostri ancora una volta quello che penso di te: sei bravissima , continua sempre così!
Salvatore.
Raramente ho avuto occasione di leggere interviste come la tua.
Di solito erano infarcite di una serie infinita di io…io…io…. La tua invece trasuda non solo di professionalità e caparbietà nel voler fare ciò che si ama senza dubbi di sorta, ma, soprattutto, umiltà e umanità . Doti sempre più rare al giorno d’oggi. Grazie Paola, sono io a dover ringraziare te per ciò che hai detto e per come l’hai detto.
Ad maiora semper Paola. Sanja.
Grande Paola,
coraggiosa e passionale come sempre. Queste credo che siano le caratteristiche necessarie per fare la nostra professione.
Il coraggio di affrontare un mercato duro, in cui la lotta ai prezzi al ribasso è solo uno degli aspetti negativi, poi ci si aggiungono sedicenti fotografi che forti di un buon corpo macchina (dimenticando che esistono anche gli obiettivi e una cosa chiamata “Creatività ”) si sostituiscono a noi.
La passione è quella che ti spinge da sempre a rinnovarti e ad accettare nuove sfide, a rinnovare il tuo lavoro e il modo di fotografare, a studiare ed utilizzare sempre nuovi strumenti tecnologici e linguaggi di comunicazione visiva aggiornati.
Complimenti, continua così, sei neanche a metà della tua carriera di fotografa! 😉
Good luck
Robbb
Carissima Paola! Io che commenti vuoi che faccia? Sono anni che collaboriamo insieme e spesso abbiamo fatto team … sei una delle poche persone oneste, serie, precise e puntuali con le quali ho lavorato. A volte ci siamo persino passati i lavori e sorretti a vicenda, e questo quasi fin da quando studiavamo insieme alla scuola di fotografia. Complimenti quindi per tutto! Marco
Grazie a tutti quelli che leggendo questo articolo mi hanno dimostrato la loro simpatia ed il loro calore!
Oggi la fotografia ha assunto un ruolo fondamentale nella comunicazione e nella vita di tutti i giorni, senza la fotografia non si avrebbe la memoria storica, perciò grazie a tutti coloro che, come me, dedicano la propria vita, ad un mestiere difficile e sempre più complicato qual’è quello del fotografo.
Ogni tua parola (e naturalmente ogni tuo scatto), descrive perfettamente una realtà affascinante ma anche difficile.
Penso che il talento e la sensibilità di donne come te meritino maggiore considerazione e rispetto.
Complimenti
Vorrei approfittare di questo spazio per ringraziarti di aver messo la tua professionalità e sensibilità artistica al servizio della formazione: complimenti per la tua generosità e per le tue splendide foto!!!
Loredana
P.S. Come si fa a trovare il tuo libro “Figli della Pace”?
Mi unisco a Vittorio nel farti i complimenti per quello stai facendo e soprattutto per quello che farai.
Un consiglio dimenticati del cameraman che ha assimilato il termine di freelance a quello di yes-man: la differenza sostanziale è che Tu lavori per te stessa e quello che realizzi sarà sempre tuo e lo porterai con te!!!!!!!!!!!!!!
Vincenzo
Complimenti Paola,
da questo articolo traspare tutta la passione unita ad una grande serieta’ professionale,a cui dedichi te stessa all’arte della fotografia! Continua perche’ sono sicuro che il futuro ti deve ancora tanto,sei una vera ARTISTA.
Bravissimaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!
Adoro la fotografia come espressione artistica e anche se a livello amatoriale amo soffermare l’obiettivo su tutto ciò che mi trasmette emozione.In questa intervista traspare la grande passione con cui svolgi la tua professione e anche il sacrificio di scelte che hai dovuto fare per non tradirla e quindi non tradire te stessa!!!Sono davvero poche le donne che riescono in questo campo e tu mi sembra ci sia riuscita alla grande, sin da piccola le foto della bravissima Anne Geddes mi hanno trasmesso tanta tenerezza, ti auguro di diventare famosa come lei e di mantenere alto, come già fai, il nome delle fotografe italiane!!!:):)
COMPLIMENTISSIMI!!!!
Brava Paola!!!!!!!!
un abbraccio
Ugo, Francesca e Camilla
E’ bello sapere che c’è chi non s’arrende e ha il coraggio di provarci sulla propria pelle. Ho visto molte donne, tante colleghe, rinunciare. Non solo al lavoro, ma al sogno di indipendenza che esso rappresentava. La tua esperienza parla di tenacia, di passione, di creatività , di professionalità . Brava! Continua, ti seguirò anche sul tuo sito. Rob.