Egeria, una realtà davvero unica, un call center per il recupero crediti plurimandatario fondato a Napoli da due donne, Teresa Passaro e Adele Graziani, ex operatrici di call center nel settore che nel 2007 hanno deciso di mettersi in proprio. «Siamo probabilmente l’unica società di recupero crediti “rosa” del Sud Italia afferma Teresa Passaro.
Inserirsi in un mercato prettamente maschile non è stato facile, ma siamo andate avanti a piccoli passi, trovando nuovi clienti e ottenendo ottimi risultati nella riscossione, grazie a una sensibilità femminile nell’approcciare i debitori e anche all’efficacia dei sistemi tecnologici utilizzati
Da un anno abbiamo puntato molto sulla tecnologia, introducendo Gat.crm di Siseco che ha snellito molto la gestione dell’attività ». Il Crm (Customer relationship management), che consente di gestire i rapporti con i clienti, è diventato oggi il cuore di tutta l’attività del call center: «Egeria gestisce l’azienda con Gat.crm, il nostro prodotto “storico”, realizzato appositamente per i call center, che consente sia lo smistamento delle linee telefoniche sia la gestione dei dati – afferma Roberto Lorenzetti, amministratore delegato di Siseco, società leader in soluzioni IT -.
Una filosofia che si sta rivelando di successo: in tre anni la società è cresciuta, passando da un ufficio di 45 metri quadrati a uno di 120, e macinando nuovi clienti, tra cui istituti finanziari e banche, ottenendo risultati ottimi. Recentemente hanno ottenuto la certificazione Uni En Iso 9001, quindi possono proporsi anche ad enti pubblici.
Il boom di lavoro nel settore si è registrato nel 2008/09: con la crisi sono aumentate le pratiche di insolvenza, ma anche le difficoltà nella riscossione del credito. Proprio per questo, le società hanno dovuto aumentare l’efficienza per restare sul mercato. Senza contare la concorrenza tra le sempre più numerose realtà di phone collection: gli addetti sono oltre 14mila, con un aumento del 33% rispetto al 2007. «Si tratta di un lavoro delicato, il telefono è uno strumento ma anche un muro – aggiunge la titolare -. Il sollecito telefonico è il passo successivo a quello epistolare e precede quello domiciliare. E’ una pratica usata da sempre dalle aziende, che prima però lo gestivano internamente, mentre ora si affidano a società specializzate. La nostra politica è sensibilizzare e informare i creditori sulle conseguenze che il mancato pagamento può avere, soprattutto per quando riguarda i prestiti personali e i finanziamenti, non ci limitiamo a esortare il pagamento e basta».
8 novembre 2010
Trovo davvero interessante una realtà femminile in questo tipo di lavoro che credo richieda anche molta sensibilità oltre che perseveranza e responsabilità ………….e poi sono molto orgogliosa da NAPOLETANA che nella mia città spicchino donne così in gamba!!!
Un tema delicato e difficile, che sicuro verrá trattato in materia intelligente e innovativa con la sensibilitá delle donne, l’ultima frase dice molto della businnes poilicy di questa impresa rosa!