Per la prima volta, il premio Pulitzer, considerato come l’Oscar del giornalismo, è andato a due giornalisti di due testate online: l’inviato di guerra David Wood dell’Huffington Post, e il vignettista Matt Wuerker di Politico.com. “La più grande sorpresa quest’anno è arrivata dai nuovi media”, ha scritto il New York Times, che a sua volta ha oggi visto assegnare il premio a due suoi giornalisti, così come sono stati premiati altri media ‘tradizionali’ quali l’Associated Press (Ap) e, nella sezione foto, la Agence France Press (Afp).
“Siamo felicissimi e profondamente onorati per il premio, che riconosce sia il valore esemplare degli articoli di David, sia l’impegno dell’HuffPost verso un’informazione originale che riferisce sia del dibattito nazionale che della vita della gente reale”, ha commentato Arianna Huffington, presidente e direttore dell’Huffington Post Media Group. Politico.com, come dice il nome è incentrato in massima parte sulla vita politica di Washington, con un focus costante sul presidente. Il suo direttore, Bill Nichols, ha accolto che grande soddisfazione il riconoscimento tributato a Wuerker, sottolineando che il suo lavoro rappresenta una delle “più grandi sfide, per afferrare l’essenza e l’immagine del panorama di Washington, inghiottito da polemiche, ostinazione e menzogna”.
Secondo Rem Reider, direttore dell’American Journalism Review, l’assegnazione dei premi di quest’anno “é davvero salutare”, perché mostra che “i Pulitzer si sono mossi, anche se lentamente, da un focus esclusivo sulla carta stampata. Il mondo è cambiato notevolmente e ci sono molti interessanti sviluppi con le notizie digitali”.
Nella nostra redazione lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università.