L’Anpi di Bolzano ricorda Michael Bongiorno, «combattente della libertà»
(25 ottobre 2009) – Il 7 settembre si è spento a Montecarlo Mike Bongiorno. Milioni d’italiani hanno accolto la notizia con profonda commozione, e migliaia hanno partecipato alle esequie nel Duomo di Milano. Abituati a considerarlo uno di casa, onnipresente con i suoi quiz e con quell’«allegria!» che per oltre 50 anni ha risuonato in ogni salotto italiano, Bongiorno è stato anche un combattente.
Partecipò alla Resistenza e per questo fu imprigionato. Sopportò anche il dolore della reclusione nei campi di concentramento. Come pure contribuì nel tempo alla valorizzazione della memoria, partecipando ad iniziative promosse proprio dall’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia)
«L’Anpi di Bolzano – spiega il presidente Lionello Bertoldi, in una lettera apparsa su Patria Indipendente – rimpiange e ricorda con affetto Michael Bongiorno, il Mike della televisione. Lo ricorda come combattente della libertà, arrestato dalla Gestapo a Cravegna (NO), imprigionato a San Vittore il 23 aprile 1944. Deportato da Milano, come triangolo azzurro (americano), nelle celle del Lager di Bolzano e successivamente a Reichenau e in altri campi fino ad essere scambiato con altro prigioniero, solo nel gennaio del 1945, per prendere il mare dalla Francia verso gli USA. Lo ricordiamo soprattutto per la gentilezza che ci ha riservato. Su invito dell’Anpi, venne a Bolzano nel giugno 2004, al Lager di Via Resia, per l’inaugurazione del percorso della memoria. Venne il Presidente Emerito Oscar Luigi Scalfaro e venne Mike Bongiorno, che partecipò con un accorato ricordo personale. Fu presente, nella sala di rappresentanza del Comune di Bolzano, alla presentazione della ricerca di Dario Venegoni “Uomini, Donne e Bambini nel Lager di Bolzano», portando anche qui i suoi struggenti ricordi.
«Mantenemmo, per sua gentilezza, una corrispondenza. Alla campagna dell’Anpi dell’anno 2005 “Salvaguardia del muro ex lager” quale impegno etico della città, rispose con una generosa offerta. Al pari di altri internati, che pure risposero, volle esplicitamente contribuire a mantenere memoria e ricordo delle mura che lo avevano rinchiuso. Avrebbe voluto essere con noi a Bolzano, alla presentazione della Mostra “Oltre quel muro”, ma non venne, come non arrivò, scusandosi per i suoi impegni, il 18 aprile 2008 alla conversazione Michael Seifert, valore etico di una estradizione. Sbagliando data, ci pregò di ricordare, in tale occasione, il giorno della sua cattura nell’aprile 1944 da parte della Gestapo. Caro sig. Michael Bongiorno, caro Mike, ti ricordiamo e ti siamo riconoscenti per l’aiuto, che con il lustro della tua personalità, hai saputo dare anche al lavoro dell’ANPI a Bolzano».
Tratto da: “Patria Indipendente” n°8, del 27 settembre 2009.