“Caro Direttore, vedo solo ora che alcune considerazioni da me fatte in una conferenza tenuta l’altro ieri a Tokyo presso il giornale Nikkei hanno suscitato vive reazioni in Italia. Ne sono molto rammaricato, tanto piu’ che quelle considerazioni, espresse nel corso di un lungo intervento in inglese, avevano l’obiettivo opposto a quello che, fuori dal contesto, e’ stato loro attribuito”. Da Tokyo, in una lettera inviata al ‘Corriere della Sera’, il premier Mario Monti chiarisce le affermazioni (‘Il Governo ha largo consenso, i partiti no’) che nei giorni scorsi hanno suscitato polemiche nei partiti. Quelle parole, scrive il presidente del Consiglio, “volevano infatti sottolineare che, pur in una fase difficile, le forze politiche italiane si dimostrano vitali e capaci di guardare all’interesse del Paese,.Gli argomenti che ho utilizzato a Tokyo, riportati correttamente dai corrispondenti italiani presenti, ma ‘letti’ in Italia fuori contesto, sono stati i seguenti. Se da qualche mese l’Italia ha imboccato risolutamente la via delle riforme, lo si deve in parte al governo, ma in larga parte al senso di responsabilita’ delle forze politiche che, pure caratterizzate da forti divergenze programmatiche, hanno saputo dare priorita’, in una fase di emergenza, all’interesse generale del Paese. E lo si deve anche alla grande maturita’ degli italiani, che hanno mostrato di comprendere che vale la pena di sopportare sacrifici rilevanti, purche’ distribuiti con equita’, per evitare il declino dell’Italia o, peggio, una sorte simile a quella della Grecia”. E dopo le elezioni? “Certo spiega il premier – torneranno governi ‘politici’, come e’ naturale (perfino in Giappone, ho dichiarato che il sottoscritto sparira’ e che il ‘montismo’ non esiste!). Ma ritengo che cio’ non debba essere visto come un rischio. Le forze politiche sono impegnate in una profonda riflessione al loro interno e, in dialogo tra loro, lavorano a importanti riforme per rendere il sistema politico e istituzionale meno pesante e piu’ funzionale”. Monti riprende quindi un passaggio sottolineato nel suo intervento in Giappone: “La mia fiduciosa speranza, ho detto a Tokyo, e’ che questo sia un anno di trasformazione per il Paese, non solo sul fronte del consolidamento di bilancio, per la crescita e per l’occupazione, ma anche perche’ i partiti politici stanno vedendo che gli italiani sono molto piu’ maturi di quello che pensavamo: la gente sembra apprezzare un modo moderato e non gridato di affrontare i problemi”. A sostegno di questa tesi, ha aggiunto, “fiduciosa nella politica e indispensabile per dare fiducia nell’Italia a chi deve aiutarci con gli investimenti, a offrire lavoro ai nostri giovani, ho ricordato che, per quel che valgono, i sondaggi sembrano finora rivelare un buon consenso al governo, che pure e’ costretto a scelte finora considerate impopolari”.In questo modo mi sto impegnando per presentare, a una parte sempre piu’ decisiva dell’economia globale, un’Italia che si sta trasformando, grazie all’impegno di politici, ‘tecnici’ e, soprattutto, cittadini. Trasformazione che proseguira’ anche dopo il ritorno a un assetto piu’ normale della vita politica”.