Dopo che Franco Marini non ce l’ha fatta, dopo le due fumate nere di ieri, Bersani, dopo essersi reso conto che il Pd era sull’orlo del collasso, questa mattina ha fatto circolare il nome di Romano Prodi, approvato con una standing ovation da tutti i deputati Pd.
Il nome di Prodi, sembra essere accettato anche dal Movimento 5 Stelle, che ieri, attraverso alcuni tweet, ha fatto capire che potrebbe esserci una convergenza sul suo nome e, anche una possibilità di un’intesa di governo.
Ieri le prime due votazioni per il nuovo presidente della Repubblica sono terminate con altrettante fumate nere. Nessuno ha raggiunto i 672 voti che rappresentano la maggioranza qualificata dei due terzi dell’assemblea.
Il primo elemento è dunque l’incertezza che proseguirà alla terza votazione, in programma alle 10 di oggi. Marini – al quale sono mancati 151 voti, e non solo dal Pd – non ha più molte chance, soprattutto ora che dopo la riunione del Pd di questa mattina, il nuovo nome è Romano Prodi. Nome fortemente inviso a Berlusconi.
Ora bisognerà capire se già nella terza votazione, sarà il nome di Prodi a ottenere i 672 voti necessari per l’elezione o sarà costretto a attendere la quarta votazione dove è sufficiente la maggioranza semplice di 504 voti?
Bersani avrebbe dovuto dimettersi subito dopo le elezioni, era l’unica cosa saggia che poteva fare. Ora ha spaccato il partito che già reggeva con le stampelle. Renzi avrebbe vinto
L’ultima spiaggia per Bersani!!!!