Secondo alcuni documenti riservati, ottenuti da Wikileaks e girati al quotidiano britannico The Telegraph, gruppi di combattenti islamici, legati ad al Qaida, starebbero tentando di costruire una bomba nucleare “sporca” capace di provocare un nuovo terribile attentato, un “11 settembre nucleare”. Secondo quanto si legge, cellule terroristiche di jihadisti, starebbero alla ricerca di personale esperto per portare a compimento il loro progetto e sarebbero vicini alla produzione di ordigni batteriologici e chimici, capaci di uccidere migliaia di persone, le cosiddette bombe “sporche”, vale a dire una bomba convenzionale a cui è stato aggiunto materiale radioattivo, perfino un solo elemento rubato dal macchinario a raggi X di un ospedale. Secondo uno di questi documenti riservati, al Qaida sta provando a realizzare un programma per “ordigni radioattivi sporchi”, che potrebbero essere utilizzati contro le truppe britanniche dispiegate in Afghanistan. Gli ordigni, riferisce il Telegraph, oltre ad uccidere migliaia di persone, avrebbero anche l’effetto di contaminare l’area colpita per molti anni. Un altro documento riferisce che un gruppo di terroristi ha fatto “un tentativo di venire in possesso di materiale fissile” ed è dotato della “competenza tecnica di costruire un ordigno esplosivo al di là di una semplice bomba sporca”. Questi ordigni presentano due vantaggi per i terroristi. Anzitutto, oltre alle possibili migliaia di vittime, potrebbero scatenare il panico e il caos. E inoltre, i costi della decontaminazione, e la conseguente inutilizzabilità di ampie zone di un centro urbano, risulterebbero enormi.
2 febbraio 2011