Via libera del Consiglio dei ministri alla manovra economica per il pareggio di bilancio nel 2014 e al ddl delega sulla riforma fiscale. Una manovra da 47 miliardi: per quest’anno ci sarà un intervento pari a 1,5 miliardi, altri 5,5 miliardi nel 2012 e 20 miliardi per ciascuno degli anni 2013-2014.
Tra le novità dell’ultima bozza del decreto l’aumento soft dal 2020 dell’età di pensionamento delle donne nel privato, il taglio del 30% sugli incentivi sulle bollette di luce e gas, riduzione ai trasferimenti di regioni ed enti locali per 9,6 miliardi nel biennio 2013-2014, la stretta sull’assenteismo e le auto blu.
“Dobbiamo raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014 – ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi – è l’Italia che deve raggiungerlo e per farlo tutti devono sentirsi coinvolti. La convergenza è stata auspicata anche da Napolitano e non ha l’obiettivo di tenere in vita questa maggioranza che durerà fino alla fine della legislatura”.
L’opposizione boccia la manovra. Pier Luigi Bersani la definisce una ‘bomba a orologeria’ perchè lascia un buco sul 2013-14. Una preoccupazione condivisa dal leader Udc, Pier Ferdinando Casini che la definisce “sleale” perchè scarica gli oneri sul futuro. In realtà , ha detto Casini il provvedimento guarda già alle “prossime elezioni” ma si tratta di “una sconfitta annunciata”.
“Una manovra truffaldina, piena di tagli a casaccio, che scarica sul prossimo governo il vero peso di questa manovra. Peggio di così non potevano fare”, è la bocciatura che arriva dall’Idv con Massimo Donadi.