Usa 2016: sono già numerosi i candidati che hanno ufficializzato la partecipazione alle primarie. Ecco chi sono e le probabilità che hanno di vincere.
Usa 2016: iniziano a fioccare le candidature per le primarie e la successiva corsa alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Analizziamo le principali candidature all’interno dei due partiti: se nello schieramento democratico pare esserci, a meno di grandi sorprese, una vincitrice già designata, tra i repubblicani la battaglia sarà molto dura.
Democratici: Hillary Clinton ha qualche reale avversario?
Da parte democratica le primarie apparirebbero quasi scontate. Il quasi è d’obbligo perché spesso è accaduto che candidati che all’inizio apparivano con poche chance poi uscissero vincitori nella battaglia finale.
Hillary Clinton è la candidata da battere: lunga esperienza politica, ha già partecipato ad una corsa per le elezioni ed è stata Segretario di Stato. Nonostante i guai della Clinton Foundation e un uso un po’ troppo disinvolto delle mail private per missive pubbliche è ancora la favorita numero 1.
Altri aspiranti sono Lincoln Chafee, senatore ed ex governatore del Rhode Island, Martin O’Malley, ex governatore del Maryland ed ex sindaco di Baltimora, Barnie Sanders, senatore ed ex sindaco di Burlington. Forse tra questi tre O’Malley può essere l’unico vero rivale. Da sindaco di Baltimora ebbe un buon appoggio anche nelle minoranze afroamericane e può attrarre l’elettorato latino e nero alla maniera di quanto riuscì a fare Barack Obama.
Nel partito ci sono anche due indecisi di peso come il senatore Jimm Webb e l’attuale vice-presidente Joe Biden.
Repubblicani: corsa molto più aperta
Più complicate le previsioni dalla parte repubblicana. Anche se la recente candidatura di Jeb Bush, fratello e figlio di due ex presidenti, è sicuramente un ingresso di grande peso nella competizione. Insieme a lui hanno già annunciato la loro partecipazione alcuni candidati già passati per le primarie come l’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee e l’ex governatore del Texas Rick Perry.
Altri aspiranti di peso sono il senatore Ted Cruz, Rend Paul, figlio di un altro politico molto famoso come il libertario Ron Paul, a sua volta candidato a molte primarie, il senatore Marco Rubio e Rick Santorum. Ousider: Ben Carson, Carly Fiorina, Lindsey Graham.
Ma guardando a chi non ha ancora annunciato la discesa in campo ma che è dato tra i “probabili”  troviamo un nome che potrebbe impensierire chiunque, anche nella votazione finale.
Ci riferiamo a Chris Christie, governatore del New Jersey, un repubblicano lontano dai toni più accesi del Tea Party e di “falchi” come Rubio e Cruz che riuscirebbe probabilmente a raccogliere molti voti anche tra i democratici (come, per altro, fa regolarmente nel suo stato, tradizionalmente a maggioranza democratica).
L’outsider Donald Trump
Avremmo dovuto inserirlo tra le candidature del partito repubblicano: ma quella arrivata oggi è forse qualcosa di più, visto il portafoglio di questo candidato. Il multimiliardario Donald Trump (patrimonio stimato da Forbes in 2,9 miliardi di dollari) correrà alle primarie del Grand Old Party.
E di certo non avrà problemi a reperire fondi per la campagna (come fu invece per Mike Hackabee, giusto per citare un esempio illustre del passato).
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