Se i bambini piccoli sono in grado di inventare bugie convincenti da grandi avranno successo. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Università di Toronto, che sottolinea come la menzogna costituisca a questo stadio la prova di un cervello in via di rapido sviluppo.
Come riportato da il quotidiano britannico The Daily Telegraph, più la bugia è plausibile più negli anni successivi il bambino dimostrerà la capacità di pensare rapidamente e improvvisare: “I genitori non dovrebbero allarmarsi se il loro figlio dice una bugia, tutti lo fanno: quelli che hanno capacità cognitive più sviluppate mentono meglio perché riescono a nascondere le loro tracce”, spiega Kang Lee, responsabile della ricerca. Il mentire infatti coinvolge numerose aree e processi cerebrali, come integrare l’informazione e manipolare i dati a proprio vantaggio: stando alla ricerca – condotta su 1.200 bambini di età comprese fra i 2 e i 16 anni – se il 20% dei bambini di due anni dice bugie, la percentuale sale 90% a quattro anni mentre il picco viene raggiunto a 12 anni, quando la menzogna è universale.