Ieri, in una giornata di tumulti finanziari, il governo ha incontrato le parti sociali e il premier ha annunciato che entro la prossima settimana è in programma un consiglio dei ministri, durante il quale sarà varato un provvedimento con le misure anticrisi. Intanto Giulio Tremonti spiega alle parti sociali che l’anticipo della manovra prevede anche una sua ristrutturazione.
Nessuno parla di decreto legge, ma e’ chiaro, spiegano a palazzo Chigi, che i tempi sono talmente stretti che molto probabilmente sarà necessario un testo urgente. Il presidente del Consiglio ha assicurato: “Confermo gli impegni assunti, faremo tutto presto e bene”. Sappiamo che servono scelte rapide e coerenti, e il governo sta valutando tutte le possibilità e tutte le ipotesi, ha poi affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che ha sottolineato come in questi cinque giorni tutto e’ cambiato, tutto e’ precipitato: sappiamo che servono scelte rapide e coerenti e il governo sta valutando tutte le possibilità e tutte le ipotesi.
Il ministro dell’Economia ha illustrato le macro-cifre della ristrutturazione necessaria: il rapporto deficit/pil al 3,8% di quest’anno scenderà tra l’1,5% e l’1,7% nel prossimo anno per arrivare al pareggio nel 2013.
Critica, alla fine dell’incontro, la segretaria della Cgil, Susanna Camusso: “se saranno confermate le indiscrezioni sulla manovra, proseguiremo la mobilitazione per cambiarla, senza escludere lo sciopero generale”. Mentre Emma Marcegaglia ha ribadito la necessita’ di “fare presto perche’ il Paese ha bisogno di risposte”, e ha anche ribadito il no di Confindustria alla patrimoniale.
Una misura, questa, che vede la contrarietà anche della Lega, che dopo aver bocciato ieri ogni ipotesi di taglio al sistema previdenziale, ha oggi “escluso” qualunque ipotesi di patrimoniale.