Mentre la politica italiana in settimana è stata occupata a discutere delle vicende del caso Rubygate, del quale parliamo in seguito, ieri si è discusso della bozza Calderoli sul federalismo. Secondo l’Anci, l’associazione dei comuni italiani, il testo del decreto sul fisco municipale contiene al suo interno “molte incertezze su numerosi punti fondamentali per la vita dei Comuni italiani”. E per bocca del suo presidente, Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, l’Anci chiede al governo di apportare modifiche. Secondo Chiamparino, «il provvedimento licenziato dal ministro Calderoli, e ora all’attenzione della commissione Bicamerale per il federalismo, è dominato da confusione e incertezza, che probabilmente sono il prodotto dell’attuale fase politica che governo e Parlamento stanno vivendo». Ma non sono solo i sindaci ad essere contrari alla bozza Calderoli, anche il Pd e il terzo Polo hanno le loro riserve. Quest’ultimo, in particolare, vuole una proroga della delega sul federalismo fiscale, altrimenti voterà no.
Il ciclone Rubygate sembra apparentemente non aver turbato la Lega. La realtà è che Bossi vuol portare a casa le riforme sul federalismo, vero collante della maggioranza in questo momento. «Abbiamo sancito che se non si fa il federalismo si va a votare. Questo è l’accordo stretto ieri» ha precisato il Senatùr. Ma Bossi è convinto che non succederà : «La riforma passerà al 100%. Chi è che vuole andare a votare?».
Sul fronte Rubygate, invece, ieri c’è stata la presa di posizione ufficiale del Vaticano attraverso le dichiarazione del Segretario di Stato Monsignor Bertone. “Il Vaticano – ha detto Monsignor Bertone – alimenta la consapevolezza di una grande responsabilità soprattutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni, di fronte alla domanda di esemplarità e ai problemi che pesano sulla società italiana”. Non solo: «La Chiesa – spiega il cardinale – spinge e invita tutti, soprattutto coloro che hanno una responsabilità pubblica in qualunque settore amministrativo, politico e giudiziario, ad avere e ad assumere l’impegno di una più robusta moralità , di un senso di giustizia e di legalità ». Bertone chiarisce che la Santa Sede «ha i suoi canali e le sue modalità di intervento» e che comunque condivide il «turbamento» espresso nei giorni scorsi dal presidente Giorgio Napolitano.
Sul fronte della cronaca relativa al caso a “luci rosse”, le indagini proseguono, e di pari passo escono fuori nuove scomode testimonianze sull’andamento delle serate nella villa del premier ad Arcore. Nel frattempo, a via Olgettina, nel complesso residenziale dove sono alloggiate le 14 ragazze che fanno parte dell’harem del presidente del consiglio, l’amministratore dell’immobile, pressato dagli altri inquilini, per una questione di decoro, ha dato loro 8 giorni per lasciare gli appartamenti.
21 gennaio 2011
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Approvare in questo momento politico e storico il provvedimento sul federalismo sarebbe da pazzi… per quanto riguarda invece il vaticano, secondo me non è sbagliato che il vaticano prenda posizioni in merito alla vicenda Ruby, perchè in qualche modo “è il suo mestiere”… poi si può decidere se le posizioni prese siano più o meno condivisibili, ma questa è un’altra storia!