La Procura di Milano – ormai è ufficiale – oggi presenterà la richiesta di rito immediato nei confronti del premier sia per il reato di concussione che per quello di prostituzione minorile. Da giorni ormai il premier passa più tempo con il suo avvocato che con altri, ieri sera anche con il ministro Alfano, in una sorta di consiglio di guerra, riunito in modo quasi permanente da quando è iniziato il Rubygate, per decidere quale sia la migliore risposta da dare ai magistrati milanesi. Nel frattempo si cercano appigli per rallentare il procedimento per questo Berlusconi ha chiesto al Pdl in Parlamento di andare avanti sul dossier giustizia, a partire dal processo breve, anche perché, è convinzione del premier che ci sia una saldatura tra la magistratura, la politica e la piazza, in un tentativo di farlo fuori, secondo il presidente del consiglio si tratterebbe di un tentativo di “golpe”. La versione ufficiale che circola, comunque, è che il governo va avanti a lavorare e a fare riforme. E infatti Berlusconi oggi sarà presente sui provvedimenti economici che saranno varati dal Consiglio dei ministri, tra cui la riforma dell’articolo 41, un decreto legislativo, molto di facciata in realtà, sugli incentivi e un ddl sulla concorrenza e il mercato. Tutto ciò nonostante le nuove tensioni con Giulio Tremonti che ancora una volta avrebbe dato parere negativo di fronte alla richiesta di risorse per lo sviluppo avanzata dal premier. Il premier comunque è apparso distratto anche agli esponenti del governo che, ieri sono andati a trovarlo per discutere del Cdm di oggi, tutto preso, assieme ai suoi avvocati, dai suoi problemi legali. Soprattutto perché esiste il fondato timore che ai magistrati milanesi e napoletani, si affianchino anche quelli romani per i “festini” nella Capitale e che questo porti ad un vertice tra le varie procure. sul filone delle indagini, intanto, proprio da Napoli le agenzie di stampa, ieri in serata hanno diramato le intercettazioni relative agli sms tra Sara Tommasi, una delle assidue frequentatrici della villa di Arcore e il premier. Il quadro che esce fuori dai messaggi, riguarda più personaggi oltre a Silvio Berlusconi, tra i più significativi, anche il fratello Paolo e, infine, anche il ministro La Russa.
9 febbraio 2011
Io penso che di questa storia se ne parlerà ancora per lungo tempo, senza però mai arrivare ad una conclusione vera…
Speriamo almeno che questa volta il nostro caro premier non si “inventerà” qualche nuova legge per evitare il processo!!!
Che schifo! Io spero davvero che i pm riescano a dimostrare la colpevolezza di quest’uomo!