entre dall’altra parte del Mediterraneo si sta consumando una tragedia, a casa nostra l’argomento che tiene ancora banco è ancora il bunga bunga e i suoi strascichi giudiziari. A riportare in auge la prima parte è stato lo stesso premier che, ieri, durante una conferenza stampa, dove avrebbe dovuto parlare di tutt’altro, si è esibito in una esegesi della sua visione della vita che, a suo dire, è condivisa anche dalla sinistra che, lo ha accolto alla Camera, appunto al grido di bunga bunga. Dal punto di vista giudiziario, i legali del premier e la maggioranza, lavorano alacremente per ritardare o evitare con qualche operazione ad hoc di andare in giudizio. Mentre ieri, sono trapelati altri frammenti di intercettazioni che, mettono in luce, l’invidia e il risentimento esistente tra le ragazze. C’è chi voleva più scarpe o chi si lamenta per aver avuto in regalo una Smart mentre l’altra ha avuto una Mini Cooper. C’è chi suggerisce di avere un comportamento ancora più spinto per ottenere sempre di più. Chi si preoccupa per la salute e fa le analisi per sapere se ha contratto l’aids: “perché quando uno va a letto con 80 donne, non si sa mai”. L’unico filo che lega tutte le ragazze è quello del proprio tornaconto personale: «Speriamo che torniamo tutte con le tasche piene». E la mancanza di generosità nei loro confronti non è certo un’accusa che si può fare a Berlusconi, sul totale di 1 milione e 200mila euro di bonifici e di 10 milioni di euro in assegni nel 2010, 406.000 sono andati a 12 ragazze tra le quali una sola era sinora emersa nell’indagine e altre due erano già venute alla ribalta delle cronache politiche all’epoca delle voci su progetti di candidature al Parlamento europeo. L’analisi dei conti ha anche confermato un finanziamento di Berlusconi a Lele Mora con l’intermediazione del direttore del Tg4 Emilio Fede.
di Redazione
26 febbraio 2011
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