Nuove case popolari (ERP) e nuovi appartamenti a basso costo (“housing sociale”) per giovani coppie, famiglie disagiate, studenti, lavoratori fuori sede. Dopo il via libera della Giunta capitolina a novembre 2009, il Consiglio Comunale ha approvato il piano casa per la Capitale, aumentando il numero degli alloggi popolari (edilizia residenziale pubblica) da 3.000 e 6.000. In tutto, dunque, 26.750 case da costruire, più 9.000 che costituiscono il “residuo” delle previsioni di Piano Regolatore
Primo punto saliente del piano, i sistemi e i metodi per realizzare nuovi alloggi: acquisizione di appartamenti da destinare all’edilizia residenziale pubblica, aumento di densità di aree già edificabili, modifica di destinazioni d’uso (di zone o fabbricati non residenziali) per ricavare case, reperimento di nuove aree edificabili (“ambiti di riserva”).
Il piano entra poi nel dettaglio di procedure e numeri, sia per le case popolari che per l’housing sociale:
Per le case ERP:
- 167 alloggi dall’acquisto di immobili relativi all’avviso pubblico del 20 maggio 2009 (procedure già espletate, la Giunta deve approvare l’acquisizione).
- 300 alloggi con il nuovo avviso pubblico per l’acquisizione di immobili destinati all’edilizia residenziale pubblica, di recente costruzione o ristrutturazione.
- 142 alloggi con il “bando anziani” del 2007 (procedure in via di perfezionamento).
- 350 alloggi dalle convenzioni tra Comune e operatori privati, a completamento del I stralcio del bando cambi destinazioni d’uso del 2002.
- 150 alloggi derivanti dalle convenzioni tra Comune e operatori privati (completamento II stralcio bando cambi destinazioni d’uso 2002).
- 108 alloggi con l’acquisizione di aree al Quadraro mediante cessione bonaria (cessione già concordata. Bando pronto, gara d’appalto prevista fra tre mesi circa).
- 31 alloggi di bio-edilizia nel piano di zona Lunghezzina II – Municipio VIII (bando di gara per progettazione esecutiva e lavori già pubblicato in Gazzetta Ufficiale).
- 80 alloggi di edilizia sovvenzionata, da bando per assegnazione comparto F del comprensorio SDO di Pietralata.
- 286 alloggi derivanti dall’aumento di densità edificabile dei piani di zona, individuati con delibera 65 del 2006 (quota edilizia sovvenzionata), prima fase.
- 92 alloggi derivanti dall’aumento di densità edificabile dei piani di zona, individuati con delibera 65 del 2006 (quota edilizia sovvenzionata), seconda fase.
- 200 alloggi (stima previsionale) derivanti dai cambi di destinazione d’uso di zone urbanistiche di Piano Regolatore o di “Piani attuativi” e “Programmi urbanistici” già approvati o in corso di approvazione, attraverso bando di evidenza pubblica.
- 250 alloggi (stima previsionale) derivanti da cambi di destinazione d’uso di fabbricati non residenziali, attraverso bando di evidenza pubblica.
- 850 alloggi (stima previsionale) derivanti dall’attuazione dei nuovi “ambiti di riserva”.
Sul totale case ERP previste dal piano, il 5% sarà riservato alle Forze Armate e di Polizia – in base, tra l’altro, al protocollo d’intesa in vigore tra Comune e Comando Militare della Capitale .
Per l’housing sociale:
- 2.472 alloggi derivanti dall’aumento di densità edificabile dei piani di zona previsti dalla delibera di Consiglio Comunale n. 65 del 2006, fino ai limiti di sostenibilità urbanistica; (oltre i 6.300 originariamente previsti).
- 2.400 alloggi derivanti dall’aumento di densità edificabile dei piani di zona del II PEEP, precedenti alla delibera di Consiglio Comunale n. 65/2006.
- 1.750 alloggi derivanti dalla modifica delle destinazioni d’uso di zone urbanistiche di PRG.
- 1.000 alloggi derivanti dalla modifica di destinazione d’uso di fabbricati non residenziali, da effettuarsi mediante bando pubblico.
- 3.600 alloggi derivanti dalla ricognizione dei Piani o Programmi urbanistici, approvati o in corso di approvazione, che prevedono una quota o la totalità degli alloggi da destinare ad housing sociale (vendita a prezzo convenzionato o locazione a canone concordato o solidale).
- 2.000 alloggi con il programma di riqualificazione degli immobili agricoli (PRIA), che ha tra i suoi scopi il reperimento di alloggi da dare in affitto.
- 360 alloggi (previsione minima) con il bando pubblico per l’assegnazione del comparto F del Comprensorio SDO di Pietralata (area prevista per alloggi in housing sociale).
- 9.000 alloggi (stima previsionale) con i nuovi “ambiti di riserva” (quota edilizia convenzionata).
Questo l’identikit degli alloggi in housing sociale nei diversi casi possibili: vendita a prezzo convenzionato o affitto per almeno 25 anni (canone medio: intorno ai 430 euro al mese per un appartamento di 2 camere, 2 bagni, soggiorno con angolo cottura e accessori), poi possibilità di cessione a prezzo convenzionato oppure affitto per almeno 10 anni, con patto di futura vendita o riscatto (in caso di mancato riscatto, prosecuzione dell’affitto a canone sociale). Oppure: abitazioni collettive in locazione temporanea con gestione di servizi comuni (studentati, residenze socio-sanitarie per anziani e disabili, nuclei mono-parentali a basso reddito ecc.).
Queste, invece, le categorie cui si rivolge l’housing sociale in base al decreto 112/2008 (articolo 11): nuclei familiari a basso reddito (anche mono-parentali o mono-reddito); giovani coppie a basso reddito; anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate; studenti fuori sede; famiglie sottoposte a sfratto esecutivo; immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno 10 anni sul territorio nazionale o da almeno 5 anni nella medesima regione.
Il piano, infine, prevede iniziative ulteriori per aumentare l’offerta di case: utilizzo per housing sociale di alloggi privati, già realizzati e rimasti invenduti, proponendo incentivi ai costruttori; impulso all’istruttoria dei nuclei edilizi ex-abusivi (cosiddetti “toponimi”) per incrementare la superficie utile lorda (SUL) a disposizione del Comune, anche aumentando gli indici edificatori territoriali; valutazione dell’opportunità di realizzare alloggi a costi contenuti ricorrendo a fonti energetiche rinnovabili; individuazione di nuovi “ambiti di riserva a trasformabilità vincolata”, in esecuzione del bando approvato con delibera di Giunta n. 315 del 15 ottobre 2008.