Summit cruciale a quattro, oggi a Roma, per salvare l’euro e rilanciare l’Unione Europea. Il premier Mario Monti, il presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier spagnolo Mariano Rajoy, dovranno spianare la strada all’assunzione di misure ‘concrete’ e soprattutto ‘a lungo termine’ sulla crescita, necessarie per placare i mercati. Sul tavolo la proposta lanciata da Monti sull’uso dei fondi salva Stati per creare uno scudo in grado di tenere a freno gli spread.Un meccanismo di controllo di fronte al quale Berlino si è sempre mostrata fredda, ma Italia e Spagna nonostante gli sforzi compiuti, in termini di risanamento dei conti e riforme economiche, restano in balia dalle tensioni dei mercati. In varie sedute infatti i titoli di Stato di entrambi i paesi sono stati oggetto di pesanti vendite, facendo così aumentare i tassi retributivi, con relativi e problematici aumenti dei costi di rifinanziamento alle aste di emissione. Quanto accade rischia di innescare una spirale negativa che si autoalimenta, perché gli aumenti dei costi di rifinanziamento del debito sollevano nuove incognite sulla sostenibilità delle finanze pubbliche e così possono creare ulteriori tensioni e vendite sui titoli di Stato.
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