La crisi per la perdita del lavoro porta spesse volte a gesti estremi: lo dimostrano i diversi suicidi per questa causa che stanno accadendo anche nel nostro Paese. E proprio la disperazione deve aver portato un uomo in Arabia Saudita a “vendere” il proprio figlio di sei anni su Facebook.
Un Paese quello dell’Arabia Saudita dove a raggiungere il livello di povertà sarebbero tre milioni di persone.Tra questi il protagonista di questa vicenda Saud Bin Naser al-Shihr che al quotidiamo ‘al-Sharq’, spiega la motivazione del suo gesto. Ha deciso di vendere il proprio figlio per “dare una vita dignitosa a sua madre e alle sue sorelle in cambio di questa vita di povertà e desolazione nella quale viviamo attualmente”.
L’uomo è giunto a questo punto a causa di un decreto del tribunale che lo ha costretto a chiudere la sua attività di servizi per gli avvocati nella quale lavorava da tempo. L’uomo si è così improvvisamente ritrovato disoccupato e costretto a chiedere agli amici cibo per poter vivere e nemmeno il suo tentativo di rivolgersi al collocamento è servito. Così, disperato, ha provato questa ultima strada. Il giornale sottolinea il grande paradosso di casi così estremi di povertà in un paese esportatore di petrolio come quello saudita che è il più ricco del mondo.