Assalto delle forze speciali francesi, dopo una giornata drammatica uccisi i fratelli Kouachi, presunti autori della strage di Charlie Hebdo: ma è ancora massima allerta a Parigi.
La Francia tira un breve sospiro di sollievo. Si è conclusa proprio in questi istanti la caccia ai fratelli Cherif e Said Kouachi, presunti autori della strage di Charlie Hebdo, che sarebbero stati uccisi dalle forze speciali dopo ore di assedio nella stamperia di Dammartin-en-Goële, in Seine-et-Marne. Un villaggio normalmente tranquillo che ha vissuto momenti di terrore con i cittadini pregati di trincerarsi in casa e il panico che corre nelle strade. Nel frattempo anche l’assalto a Porte de Vincennes, lanciato quasi in contemporanea nell’est parigino, è terminato, alcuni ostaggi (tra i quali probabilmente anche un minore) sono stati liberati e i terroristi neutralizzati. Un morto sicuro, Amedy Coulibaly, l’uomo trincerato fino a pochi minuti fa in un supermercato della catena HyperCacher, e due probabili, gli attentatori di Charlie Hebdo. Ci sarebbero anche quattro feriti gravi tra gli ostaggi trattenuti a Porte de Vincennes. Dubbi su un quarto probabile attentatore. Difficile avere certezze riguardo ad altri morti e feriti, tra i quali sembrerebbe che ci sia anche almeno un membro delle forze di polizia leggermente colpito. Il condizionale è d’obbligo con la pioggia di notizie che si rincorrono in queste ore, in attesa del discorso alla nazione che sarà pronunciato dal Presidente Hollande alle 20.00 e trasmesso alla televisione.
I tre attentatori proverrebbero dalla cellula definita dei Buttes Chaumont (dal nome del grande Parco del XIX° arrondissement, nell’est parigino, nei pressi del quale avevano l’abitudine di incontrarsi e sarebbero stati formati in ambienti djiadisti vicini ad Al-Qaïda Yemen.
Nel frattempo la città resta in allerta e si temono altre azioni dimostrative.