Notizie del giorno: niente paura, non moriremo per colpa di un asteroide (almeno a breve). In Germania una coppia di genitori uccidono il (presunto) molestatore della figlia. Cosa succederà in Grecia dopo le dimissioni di Tsipras?
Genitori uccidono il molestatore della figlia dodicenne
Una coppia di genitori tedeschi è stata arrestata con un’accusa pesante: aver ucciso un uomo che sospettavano di aver abusato della loro figlia, una piccola di soli 12 anni. Il presunto molestatore, un uomo di 29 anni, è stato ucciso dopo essere stato attirato in una trappola: la madre si è finta una ragazza interessata a lui, l’ha contattato su Facebook e hanno concordato un appuntamento.
L’appuntamento si è però trasformato in esecuzione: l’uomo è stato ucciso a colpi di coltello e poi abbandonato. Il fatto è accaduto nella città di Aquisgrana, nella regione della Renania.
Non moriremo a settembre per un asteroide
Non è la prima volta che leggiamo di timori apocalittici legati ad un impatto di un corpo celeste con il nostro pianeta. Ma questa volta il tam tam in Rete era stato abbastanza corposo, tanto che è dovuta intervenire la stessa Nasa a mettere tutta la sua autorevolezza per allontanare ogni timore.
Paul Chodas, portavoce dell’agenzia, è stato chiaro: “Non c’è alcuna base scientifica e nessuna prova che un asteroide o altro oggetto celeste rischi di entrare in collisione con la terra”.
Gli asteroidi a noi noti hanno comunque probabilità molto basse di impattare con la Terra, inferiori allo 0,01%. In Rete era girata la notizia che tra metà settembre e metà marzo un asteroide avrebbe colpito la Terra, qualcuno specificava anche la zona, tra Porto Rico e gli Usa. Bene, tranquilli, allarme rientrato.
Tzipras se ne va, ora cosa succede in Grecia?
200 giorni durissimi. Sette mesi. Questo è quanto è durato il governo di Alexix Tsipras che nella giornata di ieri si è dimesso. Nel mezzo un incubo default, forse, superato, un nuovo piano di aiuti approvato per la Grecia e un futuro ancora incerto.
Il paese ellenico ora andrà alle elezioni, probabilmente il 20 settembre. A meno che nel frattempo non si trovi in parlamento una maggioranza sufficiente a formare un nuovo governo di unità nazionale. Il presidente della Repubblica greco ha affidato l’incarico di sondare il terreno in questa direzione al leader di Nuova Democrazia Panagiotis Lafanazis, secondo partito del parlamento. Se fallirà stesso tentativo toccherà alla terza formazione per numero di parlamentari.
Nel frattempo Syriza implode: 25 parlamentari dell’ala più a sinistra hanno lasciato e fondato Unità Popolare a guida Panagiotis Lafazanis.
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